L'auto turismo migliore di sempre secondo Ekström, Chilton, Rosenqvist e Mass
Qual è la più forte vettura turismo di tutti i tempi? Mattias Ekström, Tom Chilton, Felix Rosenqvist e Jochen Mass hanno fornito il loro parere al sito RedBull.com.
Foto di: ITR eV
Il mondo delle corse turismo è sempre più ampio e vario, con categorie di ogni genere e vetture di diverse specifiche che ogni anno si impongono o emergono in quello che è probabilmente il settore di motorsport più diffuso.
Ma quale potrebbe essere considerato il modello di riferimento di tutti i tempi? Queste sono di quelle domande alle quali ogni risposta può essere considerata valida o meno, tenendo conto che ogni epoca fa storia a sè.
Il sito RedBull.com lo ha provato a chiedere a quattro piloti che con le vetture turismo hanno corso (o ancora lo fanno) per cercare di capire ove cadono le preferenze.
Gli intervistati sono Mattias Ekström (due volte Campione DTM e Re del World Rallycross 2016), Tom Chilton (stella del World Touring Car Championship con la Sébastien Loeb Racing), Felix Rosenqvist (pilota di DTM e GT con Mercedes e di Formula E con Mahindra) e Jochen Mass (Campione Europeo Turismo 1972 ed ex stella di F1 e Le Mans). Sentite cosa dicono...
Mattias Ekström: "Senza dubbio scelgo la Audi A4 quattro che dominò il Super Touring, era velocissima. Facilissima da guidare a differenza di altre vetture turismo a trazione anteriore. Secondo me nessuno si aspettava una cosa del genere quando scese in pista per la prima volta. Anche con i pesi aggiuntivi restava imprendibile, forse è per questo che è stata tolta dalle piste. La mia aveva un telaio ST22, più o meno la stessa che utilizzò Emanuele Pirro (STW) per vincere in Super Touring Cup tedesca nel 1996. Quella macchina mi colpì fin da subito, il sistema "quattro" era efficacissimo e innovativo. Da lì cominciò la mia collaborazione con Audi. Se non fosse stato per quella macchina probabilmente non avrei vinto il titolo nell'STCC, non avrei corso gare con le STW e forse non avrei firmato con Team Abt per tornare a correre nel DTM. Debbo molto a quella vettura".
Tom Chilton: "Per forza di cose scelgo la Citroën C-Elysée WTCC. Non è come la BMW "Batmobile", ma ha tutte le caratteristiche di una vera auto turismo e ho la fortuna di guidarla nel World Touring Car Championship. E' un po' come una GT3 in curva, mentre in rettilineo è velocissima. I cordoli li si possono prendere anche a 100mp/h e quando si salta è sempre un'emozione. Ho ottenuto il giro record del Nordschleife con quest'auto. La Citroën ha alzato l'asticella con l'introduzione delle norme TC1, utilizzando l'esperienza accumulata nei rally per creare una vettura capace di saltare ed essere reattiva, ma ben stabile. Il fatto che abbia conquistato il titolo nel WTCC per tre anni consecutivi mostra quanto buona sia".
Felix Rosenqvist: "Secondo me la migliore è la Mercedes-Benz 190 Evo, ma non lo dico perché sono un pilota Mercedes. Ho un legame particolare con la 190 Evo perché fu la mia prima macchina stradale, la comprai con mio padre quando avevo 15 anni, mi disse che me l'avrebbe fatta guidare solo quando avrei avuto l'età giusta. All'epoca era davvero considerata una m**** di macchina, ma io l'amavo. Anche oggi che corro nel DTM il mio tempo libero lo spendo su YouTube per vedere i video di Klaus Ludwig in azione al Nürburgring con quella macchina. In lista metto anche la Volvo S40 con la quale Rickard Rydell vinse la Bathurst 1000 del 1998; il giro con cui si aggiudicò la pole fu incredibile, ma per me la più straordinaria resta la Mercedes".
Jochen Mass: "La mia carriera da professionista è iniziata con le vetture turismo nel 1968, qualche anno più tardi vinsi il titolo di European Touring Car Championship. Indubbiamente ho un legame particolare con le auto che erano in pista all'epoca, come la Alfa Romeo GTA e la Ford Capri RS2600 per esempio. Secondo me la più grande di tutte è la Ford "Cologne" Capri di metà anni '70. Era il tipo di macchina con cui in strada non riuscivi ad andare piano! Era perfetta per le corse turismo come l'ETCC e anche per le gare endurance, che all'epoca duravano 4h. Ma uno degli appuntamenti fissi era anche la 24h di Spa. La Capri aveva uno sterzo piuttosto duro, ma personalmente non ho mai avuto difficoltà a guidarla, mentre altri soffrivano un po' di più, forse perché io ero messo meglio fisicamente. Praticamente erano la macchina e lo sterzo costruiti per me. Ammetto però che la versione stradale che presi di quella vettura era meno facile da gestire, parcheggiare al supermercato diventava un incubo per le mie braccia!"
Be part of Motorsport community
Join the conversationShare Or Save This Story
Iscriviti ed effettua l'accesso a Motorsport.com con il tuo blocco delle pubblicità
Dalla Formula 1 alla MotoGP, raccontiamo direttamente dal paddock perché amiamo il nostro sport, proprio come voi. Per continuare a fornire il nostro giornalismo esperto, il nostro sito web utilizzala pubblicità. Tuttavia, vogliamo darvi l'opportunità di godere di un sito web privo di pubblicità e di continuare a utilizzare il vostro ad-blocker.
Top Comments