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Renault Twingo GT R1: l'entry level dei rally ora diventa più "pepata"

Gabriella Pedroni e Chiara Corso portano al debutto al Due Valli, ultima prova del CIR, la piccola di Renault Italia dotata di un nuovo kit prestazionale che mantiene accessibili i costi stimati in soli 10 euro al km. Scopriamola...

Gabriella Pedroni, Chiara Corso, Renault Twingo R1

Gabriella Pedroni, Chiara Corso, Renault Twingo R1

acisportitalia.it

Presentazione Renault Twingo GT R1
Gabriella Pedroni e Chiara Corso con Francesco Fontana Giusti, Direttore Comunicazione di Renault Italia
Gabriella Pedroni e Chiara Corso
Gabriella Pedroni, Chiara Corso, Renault Twingo R1
Renault Twingo GT R1
Gabriella Pedroni e Chiara Corso con Francesco Fontana Giusti, Direttore Comunicazione di Renault It
Gasperetti - Ferrari, Renault Twingo R1
Gabriella Pedroni e Chiara Corso
Renault Twingo

La “democratizzazione della tecnologia”: il concetto espresso da Francesco Fontana Giusti, direttore della comunicazione di Renault Italia, centra ciò che rappresenta la strategia della Casa francese nel lancio della Twingo GT R1 che si è svolto nel parco assistenza del 35esimo Rally Due Valli, ultima gara del CIR, nella quale farà il suo debutto la piccola tutto pepe con un equipaggio femminile composto da Gabriella Pedroni e Chiara Corso.

Renault Italia scommette sul terzo sviluppo della Twingo GT, credendo nel kit da corsa allestito appositamente da Gima. Un progetto nato in Italia nel novembre 2015 per avvicinare i giovani debuttanti ai rally è già arrivato alla terza evoluzione in meno di due anni, segno dell’interesse che il marchio della Losanga riserva alle competizioni.

Si è cominciato con la Twingo R1A destinata alla Classe R1, quella che fa correre le vetture più piccole con un regolamento che mantiene le caratteristiche del modello di serie per assicurare costi di gestione accessibili, ma dovendo fare i conti con prestazioni ottimizzate.

La prima Twingo R1A è nata sulla base della versione stradale Twingo Energy TCe da 90 cavalli. In poco meno di due anni si è fatto un grande salto di qualità passando per la Twingo R1A EVO, vista nel novembre scorso che era arrivata una potenza di 128 cv dai precedenti 103, con un aumento di coppia da 185 a 215 Nm, solo grazie alla centralina elettronica Mektronic che aveva sostituito quella Bosch di serie.

Con il lancio della Twingo GT stradale è arrivata subito anche la versione da corsa GT R1 con un impatto molto importante sulle prestazioni. Se la cavalleria è rimasta la stessa (128 cv) è migliorata sensibilmente la coppia che è arrivata a 230 Nm grazie ad una nuova mappa elettronica e a una presa d’aria laterale che permette di avere una migliore aspirazione e, quindi, un’accelerazione più pronta grazie alla quale i piloti possono transitare sugli stesso punti con una marcia in più.

Grazie a una maggiore brillantezza nelle prestazioni era necessario lavorare anche sull’assetto. E allora si è abbassato il baricentro di 20 mm per migliorare l’handling, ma soprattutto sono stati adottati degli ammortizzatori regolabili davanti e dietro che permettono di adattare il comportamento della macchina al proprio stile di guida. Il kit si completa con una chicca: c’è anche una presa d’aria sul tetto utile al comfort dell’equipaggio con una maggiore aerazione dell’abitacolo.

Come si può ben capire non si tratta di interventi rivoluzionari, ma la Twingo GT R1 ha l’ambizione di diventare la “regina” della classe R1: “Se i nostri dati saranno confermati dal Due Valli – ha detto l’ingegner Emanuele Saglia – pagavamo 1”5 al chilometro ai nostri competitor che dispongono di una vettura con motore 1600 cc e ora contiamo di dare 1”5. Il salto, quindi, sarà grande…”.

I team che fanno correre la Twingo R1A Evo possono aggiornare la vettura con il kit R1 GT a un costo di appena 2.740 euro più Iva: in realtà il pacchetto costerebbe 5.740 euro più tasse, ma Renault Italia ha deciso di aiutare chi gareggia con un contributo di 3.000 euro.

L’allestimento completo, invece, destinato ai nuovi clienti è disponibile a 31.580 euro più Iva ma, fino al 30 giugno 2018 è previsto uno sconto di 3.000 euro che riduce il costo del cliente a 28.580 euro.

In due anni si sono viste consegnare otto Twingo R1 che hanno partecipato a 25 rally, di cui 10 nel Campionato Italiano Rally, percorrendo circa 3.000 km di prove speciali con costi di gestione molto ridotti: si stimano solo 10 euro al km!

La domanda allora sorge spontanea: perché non si vedono una ventina di piccole Renault nel CIR? La risposta è semplice: perché il giovane pilota italiano non accetta di iniziare a correre nelle categorie entry level, che permettono un approccio alle corse senza grandi investimenti, utili a valutare le proprie capacità e passione.

All’estero non è così ed è giusto chiedersi cosa bisognerebbe fare: il pallino ce l’ha in mano l’ACI Csai. L’organo federale, infatti, potrebbe imporre il passaggio ai neo-licenziati dalla classe R1, obbligandoli a farsi un minimo di esperienza in speciale prima di ambire a vetture più potenti e prestazionali.

E siamo sicuri che se ci fosse un bacino più largo di nuovi piloti, Renault, come altri marchi, sarebbe disponibile a “trainare” la crescita dei talenti che si saranno messi in mostra. Offrendo la possibilità di coltivare un sogna anche a chi può essere velocissimo ma non ha risorse adeguate. Utopia? No, perché basterebbe davvero poco per allargare la base dei praticanti, tanto più che ci sono le opportunità per farlo…

 

 

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