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Il Mugello incorona i campioni 2012

La stagione va in archivio sul bellissimo saliscendi toscano

L'epilogo del Trofeo Italiano Amatori decreta all'autodromo del Mugello i titoli 2012 per il comasco Marco Berniga (Yamaha) nella 600 Base, l'alessandrino Mario Bobbiesi (Honda) nella 1000 Base, il padovano Mirco Castellani (Yamaha) nella 600 Avanzata, il pesarese Luca Mazza (Honda) nella 1000 Avanzata, il novarese Emanuele Vidoli (Honda) nella 600 Pro K-Cup e per il pesarese Alessandro Rossi (Honda) nella 1000 Pro K-Cup. Sugli ordini d'arrivo sono intervenuti i commissari federali che al momento delle verifiche tecniche hanno riscontrato numerose irregolarità sulle gomme: le conseguenti squalifiche hanno condizionato gli esiti del trofeo, in una giornata conclusiva caratterizzata dal maltempo. L'estate più torrida s'interrompe infatti alle 9.10 di domenica 26 agosto. Il preannunciato acquazzone impone cambi di programma e di strategie per l'ultimo e decisivo round del Trofeo Amatori. Tutte le gare sono state ridotte di un giro, dapprima per consentire ai piloti due tornate di ricognizione sul bagnato, poi per recuperare i pur brevi slittamenti degli orari previsti dall'intenso calendario di giornata. 600 BASE Nonostante il diluvio, nella 600 Base è quasi al completo la griglia di partenza da cui escono bene, seppur con cautela, Berniga (Yamaha), Francesco Varanese (Honda), Alessandro Leo (Honda), Gianluca Agostini (Honda), Nicolò Polles (Yamaha). Berniga prova subito ad alzare il ritmo, mentre si attenua l'intensità della pioggia che rimane comunque costante: il fondo scivoloso mette presto fuori causa Polles, Pellegrini e Agostini, tre piloti che si stavano sfidando per la zona podio. Berniga intanto si conferma dominatore accumulando quasi 9 secondi di vantaggio su Varanese e Leo. Per quanto poi Varanese riesca a ritrovare la scia del fuggitivo, Berniga dà l'impressione di controllare con disinvoltura, così da gestire un'andatura regolare che gli consente infine di conquistare vittoria di tappa e titolo 2012. Varanese si accontenta del secondo posto (1.262 secondi il divario), mentre passano più di 30 secondi prima che transiti sul traguardo la Honda di Leo, precedendo le Yamaha di Falgiano e Coradin. Il neo campione Berniga, 22enne lombardo, torna alla vittoria dopo due gare deludenti: “Con una pista così pericolosa, ho cercato di amministrare la corsa, senza esagerare: dedico il titolo alla famiglia e al team manager Pietro Mariano che prepara sempre una moto perfetta”. 1000 BASE Anche la 1000 Base è condizionata dall'insistenza della pioggia. Condizione meteo subito fatale per Ivan Tomaselli (Honda) che scatta dalla pole position per poi perdere il controllo della moto già al primo giro. Via libera quindi per la wild card Dimitri Tempesti (BMW) che cerca e trova la fuga con un passo insostenibile per Nicola Sabattini (Ducati), Andrea Masarin (Suzuki), Pierluigi Serenari (Yamaha), Manuele Lelli (BMW). Mentre Tempesti s'invola imprendibile al comando, Sabattini esce di scena al 6° giro lasciando la piazza d'onore a Masarin che, sul finale, ridimensiona allo sprint la rincorsa di Marco Fumarola (Ducati). Quarto posto per Lelli, quinto Paolo Petrosso (Suzuki). Il titolo 2012 era già stato assegnato con una gara di anticipo al 39enne Mario Bobbiesi (Honda) che ha saltato l'ultima sifda del Mugello per festeggiare il trofeo insieme alla figlia neonata. 600 AVANZATA La 600 Avanzata riserva notizie importanti. La prima è che Mirco Castellani (Yamaha) si aggiudica il titolo pur essendo assente nella corsa decisiva. L'altra sorpresa riguarda Marco Martini che, con la sua Yamaha, parte 20° e già al primo passaggio si trova davanti a tutti, imponendo un ritmo dirompente reso possibile anche dal graduale miglioramento del meteo (e quindi della pista). Dietro al protagonista, si battono Domenico Cecchini (Yamaha – Cattolica), Massimo Peschiera (Yamaha) e Damiano Donelli (Kawasaki). Per tutti gli altri, compreso il poleman Tommaso Dari (Yamaha), i ritardi sono disarmanti e superano il minuto. Ma quella che per Martini sembrava una passerella trionfale, si risolve in realtà con la delusione della squalifica, dovuta all'utilizzo di gomme non conformi al regolamento: stessa sorte per Donelli, Saporito e Vieri. Benché giunto al traguardo con 41” secondi di ritardo da Martini, è quindi Peschiera a salire sul gradino più alto del podio, confessando poi che non avrebbe voluto correre per via della pioggia e annunciando al contempo che questa sua prima vittoria coincide con la sua ultima gara. Cecchini chiude secondo, mentre più staccati ci sono Salvatore Corvo (Honda) e Tommaso Dari. I verdetti dei commissari si ripercuotono quindi sul campionato, consegnando il trofeo 2012 al padovano Castellani. 1000 AVANZATA Anche nella 1000 Avanzata, i ferrei controlli federali stravolgono l'ordine d'arrivo e la classifica generale. A farne le spese sono centauri di prim'ordine come Mario Sorgato che con la sua BMW aveva dominato il torneo; la squalifica del padovano dirotta il titolo 2012 nelle mani del pesarese Luca Mazza (Honda) che si laurea campione nonostante una prestazione incolore. Una timida ma rassicurante schiarita aveva consentito un sostanziale miglioramento delle condizioni di gara: lo start più brillante era stato proprio quello di Sorgato, inseguito da Paolo Menossi (BMW), Fabio Martinelli (Ducati) e Giacomo Sepiacci (MV Agusta). Ben più lontano, fin dai primi giri, il gruppone guidato dalla Honda di Gabriele Dolfi che rimonta di gran lena rispetto all'ultimo posto in griglia. Sono i brividi dell'ultimo giro a decretare l'esito della gara. Menossi recupera terreno, fino a guadagnare la testa della corsa; a tradirlo è però la Palagio, dove esce malamente di pista. Alla bandiera a scacchi giungono prima di tutti Sorgato e Sepiacci, entrambi estromessi dopo le verifiche teniche. Si aggiudica quindi il round del Mugello il veneto Fabio Martinelli (Ducati), mentre Menossi riesce a restare in corsa e ad assicurarsi un onorevole secondo posto. Terzo il bergamasco Sebastiano Malanchini su Kawasaki. 600 PRO K-CUP Le categorie più veloci del Trofeo Amatori sono invece le PRO K-Cup. Nella 600, il favorito Samuele Cini (Yamaha), dominatore assoluto della stagione, va in crisi sul bagnato e lascia la scena al nuovo mattatore Emanuele Vidoli (Honda). L'imprevisto iniziale che costringe Vidoli a partire dalla corsia box, non incide minimamente sulle prestazioni dell'esordiente novarese che fin dal primo giro incede al comando con un passo insostenibile per tutti gli altri. Ad insidiare il battistrada ci prova Marco Zambino (Triumph) che deve però desistere per una caduta prematura. A metà garà, le posizioni di testa sembrano già consolidate, anche perché i cronometri registrano già 30” secondi di distacco per la Kawasaki di Nicola Sartori che si attesta in seconda posizione; ancor più lontani Massimiliano Bracci (Honda), Yuri Vacondio (Yamaha) e Giorgio Luminari (Honda). Sul traguardo Vidoli esulta per la vittoria, frapponendo ben 50 secondi tra la sua Honda e gli inseguitori. Intanto arriva proprio all'ultimo giro il forfait di Sartori che lascia spazio alla volata per la seconda piazza: al fotofinish è Vaicondio ad imporsi su Bracci. Si scatena l'entusiasmo incredulo di Vidoli che scopre nel parco chiuso di aver vinto, oltre alla gara, anche il campionato 2012. 1000 PRO K-CUP Le 1000 PRO K-Cup si presentano su una pista che man mano va asciugandosi sotto un sole ormai splendente. In un constesto tanto mutevole, risultano decisive le scelte e la gestione dei pneumatici. L'equilibrio migliore lo trova Alessandro Rossi (Honda) che recupera su Libero Peppino Cirotto (BMW) e Massimiliano Storai (Honda): una vittoria che consente al pesarese di affermarsi nella graduatoria generale, centrando il terzo titolo consecutivo su tre campionati diversi. Al 5° giro dei 9 previsti, Rossi s'incolla ai due fuggitivi, per poi beffarli l'uno dopo l'altro; intanto la giuria comunica una penalità di 20 secondi per Cirotto, causa partenza anticipata. Nessuno tiene testa alla progressione di Rossi che ottiene il successo finale, relegando al secondo posto Storai e al terzo Stabile. Non basta la quarta piazza a Fabrizio Leoni (BMW) che si presentava con un vantaggio considerevole in classifica, vanificato dal trionfo di Rossi. Quest'ultimo si dichiara decisamente soddisfatto per aver creduto nella vittoria finale, nonostante i passaggi a vuoto evidenziati nell'arco della stagione. Durante la festa delle premiazioni delle pole position tenutesi presso un noto residence del Mugello, l’organizzatore del trofeo Daniele Alessandrini ha preannunciato numerose e importanti novità per l’edizione 2013 che verranno a breve rese note.

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