La pioggia non ne vuole assolutamente sapere di dare tregua all'edizione 2013 del
Tourist Trophy e ai suoi partecipanti. Per il terzo giorno di fila si è manifestata sull'
isola di Man proprio intorno all'orario che avrebbe dovuto dare il via alle prove cronometrate, provocando un ritardo anche nella giornata di ieri.
Rispetto a martedì le condizioni sono apparse migliori, ma con l'asfalto bagnato nel tratto compreso tra Milntown ed il Mountain Mile, il direttore di gara
Gary Thompson ha preferito dare ai piloti la possibilità di scendere in pista, ma senza rilevazioni cronometriche ufficiali.
Il problema è che in queste condizioni anche i big non se la sono sentita di lanciarsi lungo lo
Snaefell Mountain Course in sella alle loro
Superbike, preferendo le più gestibili
Supersport o Superstock. Peccato che ormai la gara del
Dainese Superbike, prevista per sabato, incombe e che praticamente i piloti siano ancora tutti a secco di esperienza per quest'anno in sella alle moto della classe regina.
Inoltre, con la bandiera gialla esposta per oltre un terzo del tracciato, è abbastanza normale che tutti abbiano preso questi giri come una semplice possibilità di collaudo e niente più, quindi nessuno ha voluto esagerare o andare a prendersi dei rischi inutili. Non è un caso, infatti, che in molti abbiano compiuto appena un giro.
Lo stesso discorso poi si è ripetuto quando intorno alle 20 locali la pista è stata lasciata ai sidecar: anche in questo caso gli equipaggi si sono limitati a fare al massimo un paio di passaggi, con i grandi favoriti
Dave Molyneux e Patrick Farrance che hanno preferito rimanere fermi ai box.
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