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Analisi

Toccata, contatto o sportellata: dove sta la differenza?

Nel motorsport spesso abbiamo visto tantissime bagarre condite da ruota a ruota e colpi proibiti: ma quando questi sono permessi e quando invece si arriva alla scorrettezza? Vediamo di capirlo con questa analisi dove citiamo qualche esempio... storico!

Santiago Urrutia, Cyan Performance Lynk & Co 03 TCR, Mikel Azcona, Zeng? Motorsport Services KFT CUPRA León Competición TCR

Foto di: WTCR

Da quando esistono le corse automobilistiche, la competizione tra i piloti e compagni di squadra è all’ordine del giorno.

Di solito c’è una regola non scritta che si chiama FAIR PLAY.

Questa parola, anche se in lingua inglese, rappresenta - o meglio, racchiude - tutto lo spirito e il D.N.A. delle corse.

A volte, spaziando in vari generi, esistono appunto regole non scritte, che trascendono dai regolamenti e mantengono “l’ordine” delle cose.

Esiste un FAIR PLAY molto particolare ed è quello tra i piloti delle auto storiche, o meglio, c’è tra le vetture.

Infatti è cosa rara vedere un incidente o altro e ciò rende particolarmente speciale questo tipo di competizioni. Questa è la premessa per arrivare al nostro argomento.

Nei tempi “moderni”, nelle gare dei giorni nostri, in particolare con vetture GT e Turismo, il FAIR PLAY inizia a “scemare”.

È proprio qui che nasce il dilemma, dove è la differenza? Quando un contatto è di gara? Quando invece è una sportellata o una toccata?

Ovviamente c’è una grande differenza, la storia a tal proposito ci ha proposto episodi e duelli che sono rimasti indelebili.

Quello a cui sono particolarmente affezionato è il duello tra Villeneuve-Arnoux a Digione nel 1979: i due combattevano per un secondo posto, tra l’altro la vittoria di Jabouille, la prima della carriera e la prima di un motore turbo, passò in secondo piano.

Chi è in grado di giudicare quell’episodio? Chi può condannare quel duello? Sappiamo solo che quella battaglia epica rimane e rimarrà indelebile nella storia, in eterno, un momento epico di sport.

Gilles Villeneuve, Ferrari 312T4, René Arnoux, Renault RS10

Gilles Villeneuve, Ferrari 312T4, René Arnoux, Renault RS10

Photo by: Ercole Colombo

Altro esempio, anno 1994, località Singen, Campionato DTM con Asch su Mercedes e Nannini sull’Alfa. Il tedesco tocca per due volte la 155 e la fa girare.

Il toscano riparte, aspetta il tedesco e centra volontariamente in pieno la macchina del rivale. Risultato: entrambi fuori gara.

Direte voi “ha fatto bene” e io direi la stessa cosa, ma chi è in grado anche qui di giudicare?

Alessandro Nannini, Alfa Romeo 155 V6 Ti

Alessandro Nannini, Alfa Romeo 155 V6 Ti

Photo by: HOCH ZWEI

O meglio, gli organi proposti - che nella maggior parte delle volte sono persone che non hanno mai guidato una macchina da corsa - sono in grado di giudicare in modo equo?

A volte chi è del mestiere usa dei piccoli “accorgimenti”, come il colpetto sul paraurti posteriore per far scomporre il retrotreno dell’avversario, in modo da guadagnare quel poco di velocità in più per sorpassare. È lecito? Si può fare?

Altro capitolo, invece, le “botte” pesanti, quelle dove si rischia veramente di farsi male e causare migliaia di euro di danni.

Episodi che sono capitati a ogni latitudine e su ogni circuito, questi sono i momenti in cui il cervello è in modalità “offline” e in quel contesto non si può negare l’evidenza; quindi chi si prende la responsabilità di giudicare e stracciare licenze?

Sappiamo, con certezza, che il Motorsport è “Maschio”, dunque l’importante sarebbe tenere il cervello “online” pensando alla sicurezza e soprattutto al FAIR PLAY.

Nel film Days of Thunder, ad un certo punto di un dialogo, una frase recita “spingere è correre” e qui si parlava di gare NASCAR dove i “contatti” sono all’ordine del giorno.

La risposta finale a tutti questi quesiti quale è?

Secondo me solo una: “Rispetto per gli avversari”.

Luca Filippi, Mulsanne Alfa Romeo Giulietta TCR, Thed Björk, Cyan Performance Lynk & Co 03 TCR
Gabriele Tarquini, BRC Hyundai N LUKOIL Squadra Corse Hyundai i30 N TCR, Santiago Urrutia, Cyan Performance Lynk & Co 03 TCR
Yann Ehrlacher, Cyan Racing Lynk & Co 03 TCR, Tom Coronel, Comtoyou DHL Team Audi Sport Audi RS3 LMS, Esteban Guerrieri, ALL-INKL.COM Münnich Motorsport Honda Civic TCR
Mattia Drudi. Riccardo Agostini. Audi Sport Italia, Audi R8 LMS e Mattia Michelotto, Sean Hudspeth, Easy Race, FERRARI 488
Max Verstappen, Red Bull Racing RB15, fa un contatto con il leader Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W10, alla fine della gara
Brad Keselowski, Team Penske, Ford Fusion Discount Tire, Martin Truex Jr., Furniture Row Racing, Toyota Camry 5-hour ENERGY/Bass Pro Shops, Kurt Busch, Stewart-Haas Racing, Ford Fusion Monster Energy, Kyle Busch, Joe Gibbs Racing, Toyota Camry M&M's M&M's Red Nose Day, contatto in curva 4
Contatto tra Cassarà-Gentili (Ombra Srl,Lamborghini Huracan-S.GT3 #7) e Motoaki Ishikawa (AF Corse,
Tony Absolom, Vauxhall Cavalier entra in contatto con Steven Dymoke Alfa Romeo 156
Denny Hamlin, Joe Gibbs Racing Toyota, Brad Keselowski, Team Penske Ford contatto
Lance Stroll, Williams FW40, Carlos Sainz Jr., Toro Rosso STR12, contatto
Sebastian Vettel, Ferrari SF1000 e l'incidente di Kimi Raikkonen, Alfa Romeo Racing C39 con George Russell, Williams FW43
L'incidente di Ryan Newman, Roush Fenway Racing, Ford Mustang Koch Industries
Robin Frijns, Audi Sport Team Abt Sportsline, Audi RS5 DTM, Fabio Scherer, Audi Sport Team WRT, Audi RS 5 DTM
Timo Glock, BMW Team RMG, BMW M4 DTM, Gary Paffett, Mercedes-AMG Team HWA, Mercedes-AMG C63 DTM
Roberto Colciago, Honda Civic TCR, e Stefano Comini, VW Golf GTI TCR
Stefano Comini, Comtoyou Racing, Audi RS3 LMS, Roberto Colciago, M1RA, Honda Civic TCR
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