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Intervista

Mariani: "La nostra Civic TCR nel 2016 può vincere!"

Intervista esclusiva al team principal della JAS Motorsport sui progressi delle Honda nella nuova serie turismo

Alessandro Mariani, team Principal Honda Team Jas

Foto di: FIA WTCC

Gianni Morbidelli, Honda Civic TCR, West Coast Racing
Gianni Morbidelli, Honda Civic TCR, West Coast Racing
Gianni Morbidelli, Honda Civic TCR, West Coast Racing
Gianni Morbidelli, Honda Civic TCR, West Coast Racing
Gianni Morbidelli, Honda Civic TCR, West Coast Racing
Gianni Morbidelli, Honda Civic TCR, West Coast Racing
Kevin Gleason, Honda Civic TCR, West Coast Racing
Kevin Gleason, Honda Civic TCR, West Coast Racing
Grid girls di Kevin Gleason, Honda Civic TCR, West Coast Racing
Kevin Gleason, Honda Civic TCR, West Coast Racing
Kevin Gleason, Honda Civic TCR, West Coast Racing e Aleksey Dudukalo, SEAT Leon, Craft Bamboo Racing
Kevin Gleason, Honda Civic TCR, West Coast Racing
Kevin Gleason, Honda Civic TCR, West Coast Racing
Kevin Gleason, Honda Civic TCR, West Coast Racing
Kevin Gleason, Honda Civic TCR, West Coast Racing
Kevin Gleason, Honda Civic TCR, West Coast Racing
Kevin Gleason, Honda Civic TCR, West Coast Racing
Kevin Gleason, Honda Civic TCR, West Coast Racing

La prima stagione della TCR International Series ha visto fra le vetture protagoniste la Honda Civic TCR prodotta dalla JAS Motorsport.

L'auto italo-giapponese ha mostrato ottime cose nella sua primissima versione, con Gianni Morbidelli e Kevin Gleason capaci di competere per il successo. Nella seconda parte di stagione c'è stata l'ulteriore svolta con l'arrivo della Civic "Step 2", quella che sarebbe dovuta essere fin dal principio la Honda TCR. Inoltre non va dimenticato che nella TCR Asia Series a laurearsi Campione è stato Michael Choi, proprio con una Civic.

Abbiamo sentito per una intervista esclusiva Alessandro Mariani della JAS Motorsport, con il quale abbiamo parlato del 2015 e di quello che sarà il futuro della nuova categoria turismo.

Quando avete deciso di tuffarvi in questa nuova avventura della TCR?
"Verso fine 2013 fui uno dei primi a parlare con Marcello Lotti di questa nuova idea; lui era in procinto di dividersi dall'entourage del WTCC ed Eurosport, ma voleva mettere in piedi una categoria turismo tutta nuova che avesse costi contenuti. Si trattava di una iniziativa molto importante per queste serie, tant'è che abbiamo proseguito i dialoghi; come JAS Motorsport-Honda abbiamo subito sposato con entusiasmo il concetto TCR perché una delle priorità della nostra azienda è avere un Customer Service. E la TCR è stata messa in piedi per i clienti..."

E avete dovuto scegliere la vettura...
"Infatti. La Civic TCR era una macchina intelligente come concetto e abbiamo pensato potesse soddisfare le richieste di tutti i nostri clienti. Faccio subito presente che Honda non ci ha dato alcun contributo economico, sia perché impegnata ufficialmente nel WTCC e sia perché la TCR è una serie per i team clienti. Noi abbiamo solo chiesto l'autorizzazione a partire, dopo di che abbiamo investito le nostre risorse nel progetto".

Come avete mosso i primi passi?
"La Civic TCR è una vettura di serie concettualmente. Il primo problema che si è presentato è stato che il modello da corsa è arrivato prima della Honda Civic Type-R, che invece è l'esemplare dal quale prendiamo il motore. Per iniziare ci siamo dovuti inventare una versione "lancio", montando sulla Civic TCR un vecchio motore da 2000cm3 al quale è stato aggiunto il turbo".

Dopo è arrivata la "Step 2"...
"Sì, una volta avuto il motore della Type-R abbiamo rifatto il vano motore e creato la versione definitiva della Civic TCR. E' stata una corsa contro il tempo, ma ce l'abbiamo fatta e abbiamo dimostrato di poter essere competitivi".

Avete dato qualcosa di diverso alla serie, altrimenti monopolizzata da SEAT...
"Vero, ma aggiungo comunque una cosa. Con Lotti abbiamo iniziato i rapporti di lavoro dal 1999 e non avevo dubbi che la sua idea potesse avere successo. Infatti la TCR ha avuto un ottimo ritorno mediatico, gare combattute e belle, vetture competitive e quant'altro. Penso che il promoter abbia fatto a modo il suo dovere e che il campionato abbia un bel futuro davanti a sè. La cosa che mi è piaciuta di più, però, è stato vedere tanti organizzatori interessarsi e capire questa novità della TCR. L'obiettivo era quello di rilanciare le gare turismo a livello nazionale, calato negli anni per due problemi: obsolescenza delle vecchie S2000 e costi elevati per le nuove TC1. Così non si poteva andare avanti e credo che il via sia stato davvero molto interessante".

Come valuti la stagione della WestCoast Racing?
"E' un team di livello che ha dimostrato le proprie capacità. Senza alcuni peccati di gioventù della macchina, errori dei piloti e anche sfortuna avremmo potuto finire meglio la stagione, che fino a metà ha visto le Civic protagoniste".

Una stagione che vi ha visto schierare gente come Morbidelli, Huff e anche un debuttante come Gleason; cosa ci puoi dire su di loro?
"Parto da Kevin: lui non aveva mai corso nel turismo, ma è stato capace di vincere e conquistare anche la Pole Position, ed è la cosa che più mi ha fatto piacere. Una sorpresa molto positiva, soprattutto è stato un orgoglio vederlo in prima fila a Macao dove non aveva mai corso. Rob ci ha dato una mano a Guia, dove ha guidato la versione "vecchia" della Civic TCR. A dimostrazione che lì la differenza la fa il pilota... Si è subito trovato molto bene e nelle sessioni di prove ha parlato moltissimo con ingegneri e squadra fornendo indicazioni davvero preziose. Morbidelli è stato bravo, poi purtroppo ha avuto un po' di problemi e sfortuna che lo hanno allontanato dalla lotta per il Titolo".

In Asia Series ha vinto una Honda, quella di Michael Choi...
"Sì, esatto. Questa è una cosa che volevo sottolineare perché ci ha riempito davvero di soddisfazione come JAS Motorsport. Il nostro amico di vecchia data Michael, che conosciamo dai tempi del vecchio SuperTurismo, ha fatto davvero un ottimo lavoro. Debbo dire che in Asia Series, fra i piloti cinesi e quelli di Hong Kong, tutte le Civic nuove si sono dimostrate competitive, nonostante stiamo parlando comunque di un livello da squadre clienti e non ufficiali. Infatti a Macao Huff ha fatto quello che voleva in confronto a tutti. Qualche errore è stato fatto anche lì e ci sono altre cose da migliorare sicuramente, ma siamo contenti come primo anno".

L'anno prossimo sapete già quali saranno i piloti in pista nella TCR International Series con le Honda?
"Al momento non ancora, ma non è una cosa che dipende da noi. Ogni concorrente parla con il team in questione, ma personalmente non posso dire chi preferisco e chi no. Certamente sarei soddisfatto di vedere in azione con una Civic uno legato al mondo Honda, ma giusto per una questione "aziendalista", ovviamente".

Il Campione 2015 Stefano Comini ha detto che gli piacerebbe provarla...
"So delle scintille che ci sono state fra lui e Morbidelli, ma preferisco restare al di fuori di queste cose. Personalmente non lo conosco, mi sono informato però e ho scoperto che è sempre stato uno in grado di fare bene. E anche in questa stagione, seppur con problemi di budget e fisici, ha corso magnificamente, dunque mi associo ai complimenti fatti da Pepe Oriola e altri. Detto ciò, se Comini dovesse riuscire ad accordarsi con uno dei nostri team clienti ne sarei felicissimo perché significa portarsi a casa un pilota Campione, forte e con esperienza".

Per il 2016 quante Civic TCR avremo in pista?
"Il primo modello della Civic TCR è stato pensionato, quindi parliamo solo di "Step 2". Dovremmo produrre 28 auto entro fine maggio, le vedremo praticamente in tutte le serie TCR nazionali e anche in quella internazionale. Per ora i nostri contatti di vendita sono con clienti di Benelux, Svezia, Svizzera, Germania, Inghilterra, Lituania, Spagna, Italia, Thailandia, Cina, Macao, Hong Kong e Malesia, mentre in attesa di conferma abbiamo Austria, Taiwan, Giappone, Indonesia, Portogallo e Ungheria."

Pensi che la Civic TCR l'anno prossimo possa competere con le SEAT per il Titolo?
"Non vedo perché no, anzi. Spero proprio che una Honda vinca il campionato! Non sono molto d'accordo quando mi dicono che le SEAT sono state le vetture di riferimento e da battere. Erano di più, questo sì, e la cosa li ha avvantaggiati perché ogni team poteva basarsi sui risultati degli altri per affinare gli assetti e migliorare. Noi eravamo in pista solo con una squadra e un pilota di grande esperienza, capite che diventa tutto più difficile, mentre con almeno tre o quattro concorrenti esperti il lavoro si semplifica. Inoltre siamo stati penalizzati dalle zavorre perché chi montava il cambio DSG, ovvero le SEAT, aveva uno sconto notevole sul peso, mentre noi che di serie abbiamo il sequenziale soffrivamo i 35Kg in più. In SEAT hanno deciso che dal 2016 ci sarà l'opzione sequenziale per le sue vetture TCR; senza questa differenza fra noi direi che il livello di competitività sarà lo stesso per entrambi".

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