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Grido unanime d'allarme: "Alcuni piloti sono troppo lenti, situazione pericolosa!"

I concorrenti principali dell'International Series si sono lamentati a gran voce della presenza di alcuni "colleghi" locali che hanno creato parecchie difficoltà nelle Libere, tetro presagio per qualifiche e gare...

Jean Karl Vernay, Leopard Racing Team Volkswagen Golf GTI

Foto di: TCR Media

Che l'evento di Macao potesse portare a discussioni e polemiche, ormai era cosa nota da tempo.

Ma che i piloti della TCR International Series "tuonassero" per lamentarsi di quanto sta accadendo sul Circuito da Guia, probabilmente è fatto che non si pensava potesse verificarsi con toni del genere.

Dopo le prime due sessioni di prove libere, infatti, praticamente tutti i protagonisti della serie internazionale non si sono nascosti, puntando il dito contro l'organizzazione della gara che ha deciso di far iscrivere anche i cosiddetti "gentleman drivers", ossia piloti amatoriali che stanno creando più di un problema ai "pro".

"Il problema più grande è stato il traffico, ho incontrato parecchi piloti e vetture lentissime, il che crea difficoltà", ha commentato Tiago Monteiro, anche lui ospite (ma certamente di altra categoria rispetto ad altri) e autore del miglior tempo nelle Libere 1 di giovedì con la Honda Civic della WestCoast Racing.

D'accordo anche il suo compagno di squadra Gianni Morbidelli, che oggi ha confermato la buona forma delle Civic centrando il primo posto nelle Libere 2: "Il problema del traffico a Macao è normale, ma alcuni piloti sono lentissimi e la situazione è molto pericolosa".

Ancor più preoccupati i pretendenti al titolo piloti, ossia il quartetto formato da James Nash, Stefano Comini, Pepe Oriola e Jean-Karl Vernay, che hanno avuto diversi grattacapi da risolvere sulle strette stradine di Guia.

"Nelle libere 1 non sono riuscito a completare un giro pulito, e anche nelle libere 2 ci sono state vetture più lente che mi hanno rovinato più volte i tentativi - ha commentato Oriola - E' una situazione surreale, abbiamo piloti che girano 30" più lenti".

"Anche io ho trovato sempre traffico senza mai mettere insieme un giro pulito, è stato difficile, ma vedremo nei prossimi giorni perché siamo tutti vicini", ha aggiunto Nash.

D'accordo anche Vernay: "Ho incontrato parecchio traffico, secondo me non è stata una buona idea far correre i piloti "ospiti", ma dobbiamo adeguarci alla situazione".

Più schietto e diretto, come sempre, l'altro pilota della Leopard Racing, il Campione in carica Stefano Comini: "Il vero problema resta la lentezza di alcuni piloti locali, credo che la differenza sia davvero eccessiva per consentirgli di correre. Qui c'è chi non ha veramente idea di dove sia, qualcuno sembra che stia cercando da parcheggiare, altri frenano in rettilineo e sbandano continuamente: è ridicolo! E' un peccato perché piloti e team spendono tanti soldi per giocarsi il campionato e poi si trovano bloccati da questi soggetti. E' una situazione molto pericolosa".

Andrea Belicchi ha visto anche di peggio, se così si può dire: "Qualcuno è finito a muro appena uscito dai box, mi scoccerebbe molto incappare in una bandiera rossa per cose simili. E' un peccato perché qui c'è chi si sta giocando il titolo, mi sembra una situazione un po' problematica".

Infine si unisce al coro degli scontenti anche Dušan Borković: "Hanno tutti ragione a lamentarsi, c'è chi va pianissimo!"

In due sessioni da 30' ciascuna i piloti hanno potuto girare per meno di 45' a causa delle bandiere rosse esposte per rimuovere le vetture incidentate. Oltre al fatto che, come descritto sopra, nessuno ha mai trovato pista libera.

I problemi reali verranno a galla soprattutto nella prima manche delle qualifiche, dove su 35 vetture ne resteranno 12 a giocarsi la pole position.

E visto quanto accaduto anche nel 2015, non osiamo pensare cosa possa accadere domenica al via delle gare, quando il gruppone affronterà a piena velocità l'imbuto del "Mandarin" e della "Lisboa"...

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