Iscriviti

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia

Gran premio della montagna, la scalata nella tormenta

Al Salzburgring lo spettacolo non è mancato e ad imporsi sono stati non solo i migliori, ma anche chi ha saputo cogliere le occasioni al volo con testa e cuore. Ma ci sono anche risvolti polemici ed episodi da non sottovalutare.

Davit Kajaia, GE-Force, Alfa Romeo Giulietta TCR, Dusan Borkovic , GE-Force, Alfa Romeo Giulietta TC

Davit Kajaia, GE-Force, Alfa Romeo Giulietta TCR, Dusan Borkovic , GE-Force, Alfa Romeo Giulietta TC

TCR Media

Thomas Jäger, Kissling Motorsport, Opel Astra TCR
Attila Tassi, M1RA, Honda Civic TCR
L'auto incidentata di Rob Huff, Leopard Racing
Parco chiuso
Pepe Oriola, Lukoil Craft-Bamboo Racing, SEAT León TCR
Dusan Borkovic , GE-Force, Alfa Romeo Giulietta TCR
Mato Homola, DG Sport Compétition, Opel Astra TCR
Davit Kajaia, GE-Force, Alfa Romeo Giulietta TCR, Dusan Borkovic , GE-Force, Alfa Romeo Giulietta TC
Duncan Ende, Icarus Motorsports, SEAT León TCR
Frédéric Vervisch, Comtoyou Racing, Audi RS3 LMS
Stefano Comini, Comtoyou Racing, Audi RS3 LMS
Jean-Karl Vernay, Leopard Racing Team WRT, Volkswagen Golf GTi TCR e Rob Huff, Leopard Racing Team W
Enrico Bettera, Pit Lane Competizioni, Audi RS 3 LMS TCR
Daniel Lloyd, Lukoil Craft-Bamboo Racing, SEAT León TCR
James Nash, Lukoil Craft-Bamboo Racing, SEAT León TCR
Pepe Oriola, Lukoil Craft-Bamboo Racing, SEAT León TCR
Attila Tassi, M1RA, Honda Civic TCR
Giacomo Altoè, West Coast Racing, Volkswagen Golf GTi TCR
Thomas Jäger, Kissling Motorsport, Opel Astra TCR
Dusan Borkovic , GE-Force, Alfa Romeo Giulietta TCR
Pepe Oriola, Lukoil Craft-Bamboo Racing, SEAT León TCR, Frédéric Vervisch, Comtoyou Racing, Audi RS3
Gianni Morbidelli, West Coast Racing, Volkswagen Golf GTi TCR
James Nash, Lukoil Craft-Bamboo Racing, SEAT León TCR
Stefano Comini, Comtoyou Racing, Audi RS3 LMS
Enrico Bettera, Pit Lane Competizioni, Audi RS 3 LMS TCR
Grégoire Demoustier, DG Sport Compétition, Opel Astra TCR
James Nash, Lukoil Craft-Bamboo Racing, SEAT León TCR
Grégoire Demoustier, DG Sport Compétition, Opel Astra TCR

Anche il bel weekend di Salisburgo non ha risparmiato colpi di scena, emozioni, brividi e paure, ovvero le caratteristiche che da tempo contraddistinguono la TCR International Series.

Sulle montagne ove si snoda il Salzburgring abbiamo avuto vincitori e vinti, qualche sorpresa e qualche altra conferma, nel momento in cui il campionato 2017 si appresta ad affrontare il giro di boa, dove nascono anche i primi litigi e sospetti inquietanti.

La vetta è raggiunta (per ora)

Per dovere "geografico", partiamo da Stefano Comini, uno che sulle montagne ci è nato e cresciuto e che ha mostrato a tutti come si scala una montagna. Nel caso del ticinese, il punto più alto raggiunto è quello della classifica di campionato, che fino ad un paio di gare fa sembrava un miraggio.

Stavolta non si è trattato di vittorie, ma un paio di terzi posti che si sono rivelati molto, ma molto preziosi nella rincorsa al titolo, che sta avendo sempre più pretendenti. E dire che il ragazzo della Comtoyou Racing, pur non volendo osare più di tanto (ormai sa anche mettere da parte la sua proverbiale "ignoranza" per dare spazio all'intelligenza da calcolatore), ha rischiato tantissimo per un problema avuto dalla sua Audi RS 3 LMS TCR. Ma di questo parleremo più avanti...

Chi è invece salito sul gradino più alto del podio è stato Roberto Colciago, alla sua terza gioia stagionale (la seconda di fila) e ormai una sicurezza: il piede destro funziona ancora alla perfezione e se n'è fregato bellamente del fatto che la Honda Civic TCR preparata dalla M1RA avesse una zavorra di 30kg che a Spa aveva creato non pochi problemi.

Eppure il veterano lombardo ha mostrato quanto possa essere favorito e pericoloso per tutti coloro che ambiscono al titolo piloti, anche perché il successo di Gara 2 è arrivato dopo un primo round che lo ha visto finire fuori dalla Top10 per via di un contatto del quale è stato vittima. Altrimenti il bottino sarebbe potuto essere molto più sostanzioso.

Tutto in una notte

A proposito di M1RA: i celebri "92 minuti di applausi" fantozziani vanno obbligatoriamente alla squadra ungherese e alla JAS Motorsport, capace di portare (e preparare a tempo di record) al Salzburgring una Honda nuovissima per Attila Tassi, anche lui meritevole di elogi. Distrutta la Civic da "Attilino" nei test del venerdì, ecco che da Milano è giunta con un viaggio notturno la vettura di riserva, con la quale il magiaro ha dato spettacolo.

Il tremendo botto della curva 9 avrebbe messo K.O. buona parte di altri suoi colleghi probabilmente, ma la sua giovanissima età e spavalderia non l'hanno fermato. Grandissima la Gara 2 di Tassi, che si è tenuto dietro l'arrembante Comini per diverso tempo, chiudendo tutti i varchi e senza avere timori nell'affrontare la variante che lo aveva visto piombare contro le barriere e capottarsi. "Se avessi paura, non sarei qui", ha affermato a fine gara. Come dargli torto...

Il Biscione torna a mordere. Fra i veleni...

La prima gara austriaca se l'è portata a casa Dušan Borković fra il tripudio degli "Alfisti". Il serbo ha dato una bella lezione a tutti con una Alfa Romeo Giulietta TCR velocissima e a proprio agio sui lunghi rettilinei del Salzburgring, proprio come le vipere lungo i sentieri montanari. Ma il Biscione è velono quanto loro?

Parrebbe di sì, dato che a qualcuno non è andato giù vedere l'auto della Romeo Ferraris così competitiva, tanto che in casa Craft-Bamboo e SEAT Sport hanno cominciato a storcere il naso su presunte illegalità della Giulietta (e della Opel, per dovere di cronaca). Non è una novità che il paddock del TCR stia osservando con occhi molto critici quanto accade ai box GE-Force, dove però la tranquillità regna sovrana, frutto di un mezzo che non sarà ancora da titolo, ma finalmente riporta il marchio Alfa Romeo dove merita.

Per quanto riguarda la Craft-Bamboo, probabilmente brucia ancora la mancanza di risultati costanti di Pepe Oriola (ritirato in Gara 2) e James Nash. Il debuttante Daniel Lloyd aveva ben figurato in tutte le sessioni, poi in gara si è perso, ma è comunque ancora presto per bocciarlo. Più che la guerra a carte bollate, forse bisognerebbe chiedersi come mai le SEAT quest'anno soffrono talmente tanto in certe occasioni.

Una tappa al rifugio e il rischio valanga

Il Salzburgring non era propriamente la pista più adatta per le Volkswagen Golf GTI TCR. Ma una bella notizia (finalmente!) è arrivata da casa WestCoast Racing, dove Gianni Morbidelli e Giacomo Altoè sono riusciti ad andare a punti in Gara 2.

Il pesarese ha lottato con le unghie e con i denti per tenersi stretto il secondo posto, dovendo poi cedere il passo a gente più veloce e tagliando il traguardo con un onestissimo quinto piazzamento fra le mani. Il giovane veneto ha invece conquistato un'ottavo posto che è paragonabile a quel classico e gustoso "Bombardino" che servono nei rifugi sciistici d'inverno, capace di scaldare e ridare morale dopo alcune uscite a vuoto per problemi tecnici ed incidenti.

Chi invece si è trovato avvolto nella tormenta sono stati i due ragazzi della Leopard Racing. Rob Huff e Jean-Karl Vernay tornano a casa a mani vuote e con due Golf distrutte che ora il Team WRT dovrà riparare (ma più probabile sostituire) in vista di Budapest, dove già domenica si torna in azione. Se per il britannico c'è stato un grande spavento per il capottamento multiplo, per il francese è arrivata anche la beffa di perdere la leadership in classifica piloti. Questo potrebbe essere il triplo 0 che farà la differenza a fine anno.

Giovani marmotte e risvegli dal letargo

Thomas Jäger e Jens Reno Møller hanno invece stupito tutti per quanto fatto in Austria. Galvanizzato dall'aria di casa, il primo ha sfiorato un paio di volte il podio con una Opel Astra TCR mai guidata prima, se non in un breve test privato, risultando davvero veloce ed interessante per la grinta mostrata. Dovesse averne l'occasione, rivederlo in azione sarà un piacere, anche solo per capire se questa è stata un'uscita fortunata, oppure c'è veramente un potenziale da valorizzare.

Per quanto riguarda il danese, due volte lo abbiamo visto in zona punti con la sua Honda, in un weekend dove anche i piccoli privati hanno quindi avuto il loro rappresentante in momento di gloria. Møller corre giusto per divertirsi e partecipare a fine anno alla finale del trofeo europeo TCR, ma per una volta è stato fra i protagonisti e questo senz'altro non può che far piacere.

Quegli scoppi silenziosi che eco avranno?

Infine chiudiamo con un giallo legato alle gomme: quante ne sono esplose alla famigerata curva 9?

Un altissimo numero di forature avrebbe potuto avere risvolti drammatici nel tratto forse più bello e pericoloso del Salzbugring, dove a rimetterci più di tutti sono stati Tassi, Huff, Vernay, Ferenc Ficza (che non ha nemmeno corso) e Oriola. Ma non finisce qui, perché anche Altoè si è trovato con una gomma a terra, mentre Comini (e qui riprendiamo il punto lasciato in sospeso sopra) addirittura ha perso il copertone proprio mentre si trovava dietro la Safety Car, riuscendo comunque a mantenere la terza piazza per via dell'interruzione di gara.

Un problema che forse da molti è stato sottovalutato e fatto passare sotto traccia, ma che in altre circostanza avrebbe potuto creare guai seri. Anche perché (storia recentissima) quanto visto nel WTCC al Nordschleife non è troppo diverso dagli episodi del Salzburgring, che speriamo siano solamente - appunto - fatti isolati.

Be part of Motorsport community

Join the conversation
Articolo precedente Craft-Bamboo e SEAT tuonano: "Alfa Romeo e Opel stanno barando"

Top Comments

Non ci sono ancora commenti. Perché non ne scrivi uno?

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia