Comini risponde: "Non ho mai detto di volere il BTCC!"
Lo svizzero precisa che la serie turismo britannica lo interesserebbe per una gara. E continua a lavorare per il '16
Foto di: TCR Media
E' uno Stefano Comini un po' amareggiato quello che abbiamo sentito al telefono poco fa. Il Campione 2015 della TCR International Series sta ancora cercando un sedile per la stagione sportiva 2016, ma al momento non ha ancora trovato nulla di interessante.
Ciò che però non va giù al ticinese, è la poca precisione nel riportare alcune dichiarazioni, come recentemente accaduto riguardo al suo futuro motoristico. Cosa che ha voluto puntualizzare per non creare ulteriori problemi di disinformazione.
"Detto che con la stampa ogni tanto possono esserci problemi, quello che mi dà fastidio è che alcune mie frasi non vengano comprese o quantomento riportate fedelmente. I colleghi di Autosport mi hanno chiesto se mi poteva interessare il BTCC: ho risposto che partecipare ad una gara sarebbe stato molto interessante, ma non di più! Qualcun'altro invece ha capito fischi per fiaschi e ha riportato che vorrei fare tutto il campionato britannico, ma non è così! E' una bella serie, molto competitiva, e so che io non potrei fare meglio di piloti più esperti del sottoscritto, non ho problemi ad ammetterlo".
Comini ha dunque voluto rispondere ad alcune critiche piovute nei suoi confronti: "Leggo dei commenti deliranti di gente che non sa far altro che criticare; il problema è che lo fanno su dichiarazioni non vere e soprattutto non sapendo le cose! La disinformazione non mi è mai piaciuta. Io per carattere dico sempre ciò che penso, ma vorrei che ci fosse più correttezza nel riportare le affermazioni delle persone, per non creare problemi. Personalmente mi sono sentito di scrivere un commento ad un vostro articolo perché volevo che fosse fatta chiarezza".
Infine una mano tesa contro i critici: "Spesso chi critica lo fa non conoscendo le persone, basandosi su ciò che legge in giro, dove infatti vengono riportate dichiarazioni false o travisate. Io dico che le porte di casa mia, a Lugano, sono sempre aperte e una birra la offro volentieri a tutti, anche ai critici! Per me i tifosi vengono prima di tutto e ho sempre corso per loro cercando di regalare il massimo spettacolo".
Per concludere, abbiamo fatto anche un breve punto della situazione riguardo il 2016: "E' davvero dura trovare qualcosa. Come avevo già detto, dopo ciò che ho fatto l'anno scorso non ho intenzione di pagare per correre, anche perché non posso più permettermelo economicamente. Alcune persone mi hanno contattato, altre le ho chiamate io, ma per ora non è saltato fuori nulla di particolarmente interessante. Non escludo di poter anche stare fermo per un anno, non sarebbe un problema. Ma la priorità è cercare di correre senza spendere. E' l'unica richiesta che faccio".
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