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Bufera in TCR Scandinavia, accolto l'appello PWR: "Regolamenti incomprensibili, chiedete a chi li ha scritti"

Un caos immane si sta scatenando nell'STCC-TCR nordico dove le Cupra della PWR hanno riavuto le vittorie conquistate a Karlskoga, ma la federazione dà una motivazione assurda della riammissione e il promoter Peterson minaccia di lasciare tutto.

Robert Dahlgren, PWR Racing, Cupra TCR

Robert Dahlgren, PWR Racing, Cupra TCR

TCR Media

E' caos nell'STCC-TCR Scandinavia: la SBF, Federazione Svedese del Motorsport, ha accolto l'appello presentato dalla PWR Racing contro l'esclusione delle sue quattro Cupra dalle gare di Karlskoga tenutesi lo scorso 19 agosto.

Daniel Haglöf e Mikaela Åhlin-Kottulisnky avevano perso le rispettive vittorie ottenute in Gara 1 e 2, ma anche Philip Morin e Robert Dahlgren erano stati estromessi dalla Top10 a causa dello scarico risultato irregolare sulle auto spagnole.

I commissari avevano ravvisato una irregolarità nel terminale decretando la squalifica dei quattro piloti, ma successivamente era anche saltato fuori che si era verificata una incomprensione di interpretazione dei regolamenti pubblicati dal Dipartimento Tecnico del TCR nel bollettino ufficiale.

In accordo con il costruttore Cupra Racing, onde evitare ulteriori sanzioni, le Cupra (e anche le Audi) avevano montato un nuovo scarico per il successivo appuntamento di Rudskogen, facendo però partire immediatamente l'appello contro la decisione del Direttore di Gara.

Tale appello è stato accettato e quindi le classifiche ristabilite secondo i risultati ottenuti in pista.

"La Commissione Disciplinare non ha trovato nulla che possa riportare un errore che vada contro l'omologazione degli scarichi, definiti illegali basandosi sul paragrafo 6.6 del documento tecnico numero 35 del bollettino - si legge nella nota ufficiale - Non c'è nulla che indichi che il sistema del silenziatore debba restare nei 95db come richiesto in Svezia. Le rilevazioni sul rumore effettuate in pista non hanno riportato nulla, nè dato indicazioni di penalità di tempo da attuare. Per questi motivi la decisione non è da prendere in considerazione e i piloti potranno essere riammessi nei risultati finali nelle posizioni in cui hanno finito la gara".

Fra l'altro fa molto discutere l'ultimo paragrafo del verdetto che recita incredibilmente quanto segue.

“Sembra che i regolamenti non siano del tutto comprensibili, per cui andrebbe contattato chi li ha scritti per avere la giusta interpretazione".

Una frase a dir poco agghiacciante che ha scatenato inevitabilmente un pandemonio fra i capoccia della serie. Chi non l'ha presa affatto bene è stato Greger Peterson, promoter del campionato, che ha minacciato di mollare tutto se non verrà fatta chiarezza sull'accaduto.

"Sono arrabbiatissimo per questo annuncio - ha detto Peterson parlando con TT - In pratica ci accusano di aver scritto regolamenti a nostro piacimento, queste affermazioni sono assolutamente gravissime. Inoltre da quello che si dice sembra che le norme del TCR siano incomprensibili per tutti. Volete che la commissione dedicata non sappia leggerli? Ho già contattato l'organizzatore primario per sentire come muovermi chiedendo se ha senso che restiamo nell'STCC e con la Federazione Svedese".

Anche in WestCoast Racing, squadra che schiera le Volkswagen, non l'hanno mandata giù, con il team principal Dick Jonsson-Wigroth che non le ha mandate a dire alla commissione.

“Da quello che capisco è che c'è stato un chiarimento a livello tecnico, ma allo stesso tempo che quello per cui abbiamo protestato in realtà non è permesso. A sto punto valuterò se fare appello contro la decisione della Commissione Disciplinare", ha dichiarato il responsabile della squadra scandinava.

Per il momento la SBF decreta che Dahlgren sia nuovamente in testa al campionato con 167 punti, Johan Kristoffersson scende al secondo posto con 160, Haglöf è terzo a 146 ed Andreas Wernersson quarto a 130.

Pare che la questione non sia comunque terminata qui. Prima di tutto perché nel fine settimana c'è l'appuntamento conclusivo di Mantorp Park dove verranno assegnati i titoli (e con queste premesse, auguri sul capire chi effettivamente poi potrà festeggiarne la conquista dato che è tutto ancora sub-judice), ma anche perché non esiste che una Federazione non prenda una decisione chiara e decisa perché non conosce i regolamenti. Un precedente molto pericoloso che infanga inevitabilmente il mondo del TCR.

E a farne le spese è la povera Mikaela Åhlin-Kottulisnky, che con la restituzione del successo ottenuto nel secondo round diventa la prima donna a trionfare a livello assoluto in un campionato TCR. Risultato che purtroppo viene messo in secondo piano dal marasma sopracitato.

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