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Files: "Avevo una Honda fantastica"

Il britannico ha dominato il weekend di Abu Dhabi e ringrazia il Team Lap57. Kajaia contento della sua Giulietta, Engstler fa mea culpa per gli errori e pensa a come migliorare.

Podio di Gara 2

Dopo Gara 2 della TCR Middle East Series, vediamo quali sono state le reazioni dei primi tre saliti sul podio di Abu Dhabi.

Josh Files (Honda Civic, Lap 57): "Tutto è dipeso dalla partenza, ieri era stata negativa, mentre oggi sono scattato bene. Già alla prima curva ero quarto fra le due Golf, ma non ho voluto rischiare una carambola, quindi me ne sono sbarazzato fra la 3 e la 4. Poi è toccato a Luca, che alla prima chicane mi ha lasciato spazio, probabilmente perché consapevole che sarei comunque stato davanti a lui avendo un passo migliore. Dopo si è trattato di mantenere la concentrazione, con questo caldo era facile perderla. Ho cercato di non aggredire troppo le curve e preservare l'auto, ma ero certo di essere forte perché il Team Lap57 e la JAS Motorsport mi hanno consentito di correre un weekend fantastico, non potrò mai ringraziarli abbastanza".

Davit Kajaia (Alfa Romeo Giulietta, Mulsanne Racing): "Sono davvero orgoglioso del team e dell'auto. Non sono partito bene perché ho fatto pattinare le gomme, mentre Josh è riuscito a superare molto velocemente gli altri ed è scappato via. Io, invece, ho fatto più fatica, per cui ho perso tempo e non sono andato oltre il secondo posto. Con Engstler è stato semplice, gli ho preso la scia e l'ho superato, ma ormai vedevo Josh allontanarsi, quindi ho preferito gestire la situazione e tenermi dietro Luca. Ora debbo pensare al Bahrain e cercare di salire sul podio anche là. Voglio ringraziare la mia squadra e l'organizzazione della TCR Middle East Series".

Luca Engstler (Volkswagen Golf GTi, Liqui Moly Team Engstler): "Per noi sono state giornate piuttosto movimentate. In Gara 1 ho fatto uno stupidissimo errore e questo mi ha fatto incappare in un incidente. Brandon non c'entra nulla, gli debbo chiedere scusa perché è tutta colpa mia. Il team ha lavorato tutta la notta per riparare la mia macchina, quindi questo risultato è una sorta di ricompensa per loro. Non penso avessimo la possibilità di lottare con la Honda, quindi il terzo posto è un buon piazzamento. Era importante per la squadra, ma anche per me salire ancora sul podio. Ora pensiamo al Bahrain, ma non al titolo. Debbo solamente cercare di dare il massimo, imparare e crescere perché ho solo 16 anni. Debbo imparare dagli errori commessi in qualifica, quando più volte sono andato oltre i limiti della pista, fra l'altro quando stavo andando piano e non quando spingevo. L'obiettivo è non fare altrettanto in Bahrain".

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