L'equipaggio della Seat formato da
Luigi Moccia e Giancarlo Busnelli hanno trionfato in solitaria Gara 1 del Turismo italiano, tenutasi questa mattina sul tracciato brianzolo di Monza.
Grande spettacolo sin dal via, con
Moccia scattato benissimo dalla pole position e autore di una fuga immediata. La lotta è stata infatti per la seconda posizione, con
Walter Meloni, Tresoldi e Prinoth.
I due piloti della BMW si sono dati battaglia dalle prime curve di Gara 1, sorpassandosi vicendevolmente a più riprese, facendo però il gioco di Moccia, che ha potuto prendere il largo. Prinoth è invece stato risucchiato nel secondo gruppetto di inseguitori, composto da ben tre Seat Leon.
A trentaquattro minuti dal termine, Montalbano è riuscito a superare Prinoth, con Trentin pronto a replicare la manovra del connazionale, sempre nei confronti del pilota di Ortisei.
A ventisei minuti dal termine, ovvero al primo giro disponibile, Walter Meloni è rientrato ai box per la sosta obbligatoria, cedendo il volante a
Matteo Ferraresi e la seconda posizione a Tresoldi. Il giro dopo si è fermato anche Montalbano, che ha ceduto il volante a
Federico Gibbin.
Moccia è rientrato ai box a ventuno minuti dal termine, lasciando al volante a
Giancarlo Busnelli e anche la testa della corsa. Busnelli, nella seconda parte della gara, ha dovuto solo amministrare i trentacinque secondi di vantaggio su
Paolo Meloni, frutto del primo stint di gara di Luigi Moccia.
A cinque minuti dal termine, le prime due posizioni sono apparse delineate, con Busnelli davanti a Paolo Meloni. Sorpasso di
Veglia, che ha sostituito Prinoth, su
Marco Pellegrini all'entrata del Serraglio. I due piloti della Seat hanno dato spettacolo per la terza e quarta posizione sino al termine della corsa, ma Veglia è riuscito a mantenere il terzo posto quasi sino al termine, mentre Pellegrini - dopo un errore alla prima variante, ha dovuto desistere.
All'ultimo giro il colpo di scena: sia Veglia che Pellegrini sono rimasti senza benzina a poche centinaia di metri dal termine della corsa e
Ferraresi ne ha approfittato, cogliendo un terzo posto insperato. Quarto un beffato Veglia, così come Pellegrini, che ha chiuso al quinto posto.
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