TCR DSG: vincono Dall'Antonia e Piccin, gli Altoè sono Campioni
Gara rovinata dalla nebbia, si impongono i due della BF davanti a Vullo-Pellegrini e Scalvini-Gurrieri, mentre Barri-Dionisio pagano una foratura che li fa finire sesti davanti ai due veneti che si portano a casa il titolo. Sfortunati Barberini-Fedeli.
Foto di: ACI Sport
Romy Dall'Antonia e Samuele Piccin conquistano all'ultima gara del Campionato Italiano TCR DSG Endurance la prima vittoria stagionale nella serie, che al Mugello vede laurearsi Campioni Alessandro e Giovanni Altoè fra i mille brividi di un evento che ha avuto risvolti clamorosi fin dal via.
La nota tremendamente stonata di una bella domenica di sport è relativa alla fitta nebbia che ha accolto i protagonisti sul circuito toscano. La direzione gara, impossibilitata a rimandare il tutto in attesa dei miglioramenti climatici (riorganizzando il programma della giornata), ha disposto la partenza dietro la Safety Car, la quale è però stata in pista per oltre 40' (!) prima di dare a tutti bandiera verde. Una mossa penalizzante per lo spettacolo che ha rimescolato le carte e le sorti della gara perché la maggior parte dei concorrenti ha immediatamente effettuato la doppia sosta obbligatoria da 5' l'una (con cambio gomme e pilota), vedendo la classifica cambiare in modo anomalo.
La SC è uscita di scena al giro 11 con 1h19'20" sul cronometro da affrontare; Lorenzo Marcucci e Jody Simone Vullo, saliti in prima e seconda posizione (dall'11° e 13° posto) si sono dati immediatamente battaglia per la leadership, seguiti da Alberto Tapparo, Michele Imberti, Marco Costamagna, Edoardo Necchi, Roberto Olivo e Cosimo Barberini, sceso ai margini della Top10 nonostante fosse scattato in pole position dopo il successo di ieri nella Qualifying Race.
Chi invece ha potuto sorridere del caos è stato sicuramente l'equipaggio degli Altoè, a guadagnare 5 posizioni dal fondo della griglia, mentre i loro rivali Giacomo Barri-Ermanno Dionisio sono finiti addirittura dietro alla famiglia veneta della Scuderia del Girasole by Cupra Racing.
Qui le lotte sono durate solamente un paio di giri perché al 13° Necchi è finito rovinosamente contro le barriere provocando un altro ingresso della Safety Car, con conseguente palla al balzo raccolta da quelli che volevano fare un'altra sosta (Sandro Pelatti, Vullo, Giuseppe Montalbano e Barri).
Questo ha dato modo ad Olivo (che non è rientrato) di ritrovarsi comodamente al comando nonostante alla ripartenza (giro 17) sia finito pericolosamente in testacoda alla "Casanova-Savelli", venendo evitato da tutti quelli che aveva dietro, intenti a sdoppiarsi.
Errore poco dopo anche per Montalbano, in ghiaia sempre alla "Casanova" e trainato fuori dal trattore mentre il gruppo veniva compattato per la terza volta salla Safety Car, che poi ha lasciato via libera al 24° passaggio con 43'20" sul cronometro. In questo fragente, altra girandola di soste, per cui Barri e Altoè sono risaliti in seconda e terza posizione alle spalle di Olivo, fermatosi al giro 30.
Intanto Dall'Antonia ha approfittato della gestione da parte di Giovanni Altoè per superarlo, cosa che comunque sarebbe andata bene per il titolo al ragazzo di Adria. Le cose per quest'ultimo si sono fatte ancor più belle quando Barri ha accusato la foratura dell'anteriore destra sulla sua Audi RS 3 LMS.
"Momo" è quindi tornato ai box della BF Motorsport per cambiare gli pneumatici, cedendo il primato a Dall'Antonia e il secondo posto a Marco Pellegrini (compagno di Vullo). Altoè non ha rischiato ed è rientrato in pit-lane per montare nuove "Michelin", tornando in pista sesto proprio davanti a Barri, al quale poi non ha voluto opporre resistenza sapendo che il piazzamento gli era sufficiente.
Dall'Antonia non ha avuto grossi problemi a tenere a bada Pellegrini negli ultimi 20' e con la Cupra della BF Motorsport taglia il traguardo vittorioso davanti a quella del rivale griffato BD Racing.
Il podio invece viene completato da Eric Scalvini e Raffaele Gurrieri con la Volkswagen Golf GTI della Scuderia del Girasole by Volkswagen Motorsport che i due hanno fatto risalire velocemente nelle fasi finali con una gara d'attacco che li ha visti rimontare dal 17° posto.
Grande quarto posto per la Cupra della BD Racing affidata ai debuttanti Giulio Bensi e Giorgio Fenzi, alla prima avventura nella serie e capaci di tenersi dietro le Audi RS 3 LMS di Sandro Pelatti-Gabriele Volpato (Scuderia del Girasole by Audi Sport) e Barri-Dionisio, amaramente sesti e quindi vice-Campioni 2019 dietro ai due Re del TCR DSG, zio e nipote Altoè.
In Top10 si piazzano anche Michele Imberti con la Volkswagen Golf GTI di Elite Motorsport, Lorenzo Nicoli-Simone Patrinicola, oggi con la Cupra di Scuderia del Girasole by Cupra Racing, e Marco Costamagna al volante della Cupra preparata dalla RS+A.
Restano a mani vuote Nicola Guida e Matteo Greco, impegnati con la seconda RS 3 LMS di Scuderia del Girasole by Audi Sport, Alessandro Berton (Volkswagen-Elite), ma soprattutto gli sfortunati Barberini e Carlotta Fedeli, ancora protagonisti in negativo (non per colpa loro) nella loro stagione difficile con la Cupra della Scuderia del Girasole by Cupra Racing.
Poteva raccogliere qualcosa in più Gian Maria Gabbiani in coppia con il nuovo arrivato in casa Pit Lane Competizioni, Marcucci, ma il duo della Volkswagen si ritrova solo 14° dopo aver anche condotto le operazioni per alcune tornate. Niente da fare nemmeno per Guido Sciaguato (Cupra-BD).
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