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Giovanni e Alessandro Altoè trionfano al Mugello e allungano in classifica

Vittoria sudatissima per la coppia della Cupra che precede per un soffio Barri-Dionisio, mentre i fratelli Sciaguato completano il podio. Top5 per Volpato-Pelatti e Segù-Gabbiani, marea di forature, fuori Barberini-Fedeli e Greco-Guida.

Altoè-Altoé, Scuderia del Girasole, Cupra TCR DSG

Foto di: acisportitalia.it

Terzo successo stagionale per Giovanni ed Alessandro Altoè nel TCR DSG Endurance 2019, con la coppia veneta che è andata a cogliere un successo preziosissimo in termini di lotta per il titolo tirando fuori il meglio delle proprie qualità.

I piloti della Scuderia del Girasole by Cupra Racing hanno condotto magistralmente la loro Cupra sul circuito toscano in una gara serrata e piena di insidie dovute al grande caldo, che a parecchi ha creato problemi con l'usura delle gomme e forature varie.

Alla partenza è stata bagarre alla "San Donato" fra le Audi RS 3 LMS del poleman Giacomo Barri e Sandro Pelatti, che cercando di resistere al ragazzo della BF Motorsport ha ceduto la seconda piazza a Giovanni Altoè, venendo pian piano risucchiato dal gruppo superato dall Volkswagen Golf GTI di Luca Segù (Pit Lane Competizioni), dalla Cupra di Nicola Sciaguato (BD Racing) e dalla Volkswagen Golf GTI di Eric Scalvini.

Le primissime fasi di gara hanno regalato una sfida stupenda fatta di incroci di traiettoria, frenate al limite e sportellate fra Pelatti, Michele Imberti, Andrea Mabellini e un indemoniato Cosimo Baberini, desideroso di riscattarsi dopo il K.O. della Qualifying Race risalendo la china dalla 18a piazza.

Proprio il toscano della Scuderia del Girasole by Cupra Racing ha fatto saltare sulla sedia tutti con un paio di spunti che lo hanno portato ad insidiare Pelatti. "Sandrone" si è difeso alla grandissima, ma al giro 10 una lievissima collisione ha piegato il braccetto dello sterzo della macchina di Barberini, costretto mestamente a ritirarsi ancora senza nemmeno poter dare la soddisfazione alla sua compagna di squadra Carlotta Fedeli di compiere almeno un giro.

Intanto davanti, Barri ha provato ad allungare, ma G. Altoè ha tenuto il suo passo fino alla prima sosta ai box, dove il primo ha ceduto il volante ad Ermanno Dionisio e il secondo al nipote Alessandro. Il più giovane dei ragazzi di Adria ha sfruttato al meglio il passo più rapido infilando Dionisio al giro 20 passando al comando e incrementando il proprio margine.

Come dicevamo in apertura, parecchie strategie sono saltate a causa di forature (praticamente tutte all'anteriore sinistra), con Imberti, Marco Costamagna, Scalvini (che aveva superato Segù) e Patrinicola a patire la stessa sorte, mentre è andata in fumo la gara di Nicola Guida e Matteo Greco quando il primo è stato protagonista di una escursione fuori pista, seguita dalla foratura (sempre anteriore sinistra) del suo compagno di squadra a circa metà gara quando occupavano la nona piazza con la loro Audi RS 3 LMS.

Completata la girandola delle soste si è giunti al gran finale, dove G. Altoè ha ripreso il volante della Cupra dal nipote Alessandro e Barri ha sostituito Dionisio. Separati da una decina di secondi, il ragazzo dell'Audi ha pian piano riagganciato il Campione in carica del TCR DSG Europe, cominciando ad attaccarlo quando sul cronometro mancavano 3' alla bandiera a scacchi. Altoè ha resistito alla grande e Barri si è dovuto accontentare della piazza d'onore dopo un ultimo giro mozzafiato.

Il podio viene completato dai fratelli Nicola e Guido Sciaguato, bravissimi a staccare i rivali con cui avevano combattuto inizialmente, mentre Pelatti e Gabriele Volpato sono autori della risalita a metà gara fino al quarto posto, precedendo la coppia Segù-Gian Maria Gabbiani alle prese anche con un pit-stop complicato dove i due di Pit Lane Competizioni hanno perso tempo per un cronometraggio errato.

Scalvini è sesto al debutto con la Volkswagen della Scuderia del Girasole condivisa con Raffaele Gurrieri, poi abbiamo la Cupra di BD Racing con sopra Andrea Masserini e Simone Jody Vullo, anche loro incappati in un errore di cronometraggio al pit-stop e penalizzati con 1"4 che comunque non influiscono sul risultato finale.

Paolo Palanti e Giuseppe Montalbano si classificano ottavi al volante dell'altra Audi RS 3 LMS di BF Motorsport, colpiti da una penalità di 26"7 per gli stessi problemi alla sosta ai box, tenendosi comunque alle spalle Diego Cassarà e Alberto Tapparo, autori di un buon recupero con la Volkswagen Golf GTI della Pit Lane Competizioni dopo una partenza piuttosto opaca. Completa la zona punti la Volkswagen Golf GTI di Alessandro Berton e Robin Appelqvist (Elite Motorsport).

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