Savadori cade all'ultimo giro e Mercado è campione
All'argentino della Ducati basta il quarto posto in una gara bagnata vinta da Romain Lanusse
Il sogno di Lorenzo Savadori si è trasformato in un incubo ad un paio di chilometri dal termine della stagione. La gara di Magny-Cours era fondamentale per le sorti della Coppa del Mondo Superstock 1000, ma ad essere decisivo è stato addirittura l'ultimo giro di una corsa disputata sotto una pioggia che nel finale si era fatta davvero violenta.
Scattato benissimo dalla pole position, l'italiano della Kawasaki Pedercini ha avuto una condotta di gara praticamente perfetta, mantenendosi al comando quasi per tutta la distanza, cedendo anche la leadership nel finale a Matthieu Lussiana che lo pressava per stare lontano dai guai, visto che la vittoria non sarebbe stata fondamentale ai fini del successo finale.
Il tutto mentre il rivale Leandro Mercado e la sua Ducati 1199 Panigale stavano vivendo una delle domeniche più nere della loro stagione: 17esimo nelle prime fasi, l'argentino è risalito fino al quinto posto, ma ormai le sue speranze di festeggiare il titolo sembravano svanite.
All'ultimo giro però è arrivato il grande colpo di scena: Lussiana ha dovuto rallentare perché gli si è aperto uno stivale e in questo frangente Savadori si è riportato davanti. Purtroppo solo per poche centinaia di metri, perché alla chicane Nurburgring è incappato in un highside che ha ribaltato le sorti della contesa.
Nonostante fosse acciaccato, Lorenzo è stato velocissimo a risalire in sella alla sua ZX-10R, ma è ripartito solamente in quinta posizione, proprio alle spalle di Mercado (poi è stato scavalcato anche da Federico Sandi, quindi il migliore degli italiani con la sua BMW). Il quarto posto di oggi probabilmente è stato il più dolce della sua carriera del sudamericano, ma lo stesso discorso vale anche per il Team Barni, che si impone dopo essersi inchinato a Sylvain Barrier nelle ultime due stagioni.
Ovviamente l'attenzione oggi era tutta per la lotta per il titolo, ma è giusto dare i propri meriti anche al vincitore Lussiana, che è stato l'unico capace di reggere il ritmo di Savadori, precedendo sul traguardo il connazionale Romain Lanusse e l'australiano Jed Metcher, subito sul podio alla seconda uscita sulla Ducati dell'EAB Racing Team.
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