Portimao, Gara: Razgatlioglu domina, Rinaldi in difficoltà
Si riaprono completamente i giochi per il tiolo, con il turco a 8 punti dal pilota Ducati, nono al traguardo. Il miglior italiano è Tamburini, sesto.
Toprak Razgatlioglu, Puccetti Racing
Gold and Goose / Motorsport Images
Per la seconda volta in giornata risuona l’inno turco. Merito del pupillo di Sofuoglu, Toprak
Razgatlioglu, autore di una gara monumentale, che gli ha consegnato la terza vittoria stagionale e
soprattutto gli ha permesso di riaprire completamente i giochi per il campionato, complice anche la
giornata disastrosa di Michael Ruben Rinaldi, piazzatosi solo nono. Ora tra i due rivali ci sono solo
8 punti e sicuramente saranno scintille negli ultimi due appuntamenti a Magny Cours e Jerez.
La gara è durata sostanzialmente un paio di giri, fino a quando Razgatlioglu ha preso il comando
delle operazioni, allungando in maniera perentoria. Impressionante il suo ritmo gara, e mentre il
pilota della Kawasaki volava indisturbato verso la bandiera a scacchi, Rinaldi inesorabilmente
perdeva posizioni. Alla fine il nono posto è andato anche bene, ne ha guadagnati due visti i ritiri di
Sandi e Faccani che lo precedevano.
Che cosa è successo a Rinaldi? Si è capito sin dal primo turno di prova che non sarebbe stato un
weekend facile. Sempre ad inseguire, in prova come in gara non è riuscito a trovare il giusto
assetto della moto, finendo per lamentare continuamente problemi di grip. Anche se in Ducati
assicurano che la situazione è sotto controllo, la sensazione è che l’importanza del risultato abbia
messo sotto pressione il 21enne riminese, facendogli perdere quella sicurezza mostrata fino ad
ora.
L’augurio è che lo schiaffone rimediato lo svegli, restituendoci quel pilota che ha dato spettacolo
per buona parte della stagione, meritando di essere il leader del campionato. Un campionato che
adesso ha bisogno del miglior Rinaldi perché la minaccia turca incombe minacciosa…
Sul secondo gradino del podio, con un po’ di fortuna, è salito Florian Marino. Il pilota della Yamaha
ha rotto il motore a quattro giri dalla fine, lasciando una scia di olio che ha costretto la Race
Direction ad esporre la bandiera rossa. Gara finita (completato il 75% dei giri), con classifica al giro
precedente dove Marino era transitato ovviamente secondo, davanti al cileno Maximilian Scheib.
Non è stato una giornata positiva per i colori italiani, come si può facilmente comprendere. Alla fine
il migliore è stato Roberto Tamburini, che ha pagato una partenza non proprio brillante, cosa che
gli ha precluso di poter lottare per il podio. Tutto sommato positiva la prestazione di Luca Vitali,
ottavo, in zona punti hanno concluso anche Federico D’Annunzio, dodicesimo, e Riccardo
Cecchini, tredicesimo.
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