Michael Rinaldi, missione compiuta: il titolo Superstock è suo
Al pilota del team Ducati basta un sesto posto per aggiudicarsi il campionato a Jerez, grazie anche alla caduta di Marino al primo giro. La gara vinta da Reiterberger davanti a Mykhalchyk e Razgatlioglu
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Alla fine Michael Rinaldi c’è l’ha fatta a conquistare un titolo continentale della Superstock 1000 che a tre gare dalla conclusione sembrava decisamente più facile. Invece a partire da Portimao le cose hanno iniziato a complicarsi dannatamente, con il pilota riminese che ha perso fiducia e convinzione subendo in maniera pesante la pressione. Anche a Jerez le cose non si erano messe bene, con una partenza dalla 14esima casella come risultato delle qualifiche.
C’erano da difendere 8 punti nei confronti del francese Florian Marino, rimesso in gioco dalle difficoltà di Rinaldi, pur senza aver vinto alcuna gara. E a dir la verità, con il pilota della Yamaha al via dalla seconda fila, l’ago della bilancia si era spostato proprio verso Marino. Le corse di moto possono però riservare spesso sorprese, e un aiuto decisivo a Rinaldi glielo ha dato la caduta del francese subito al via, che gli ha tolto qualsiasi possibilità di titolo.
A quel punto il pilota Ducati si è liberato di un peso, ha iniziato a guidare più sciolto con l’unico preoccupazione di tenere d’occhio l’acciaccato Toprak Razgatlioglu, staccato di 14 punti. Il pilota turco ha disputato una grande gara, viste le sue condizioni fisiche, ed è stato premiato con il terzo gradino del podio: ma per pensare di ribaltare la situazione avrebbe dovuto vincere, cosa impossibile oggi contro il tedesco Markus Reiterberger, incontrastato dominatore della gara, e anche contro l’ucraino Illia Mykhalchyk, secondo, al suo miglior risultato stagionale.
L’unico rischio per Rinaldi sono state un paio di sportellate rifilategli da Jeremy Guarnoni, ma Michael è stato intelligente a non andare a cercare guai accodandosi dietro a debito distanza e chiudendo in sicurezza. Poi lo sfogo nel giro di rientro con un bel pianto liberatorio che ha spazzato via settimane di grande stress.
Per quanto riguarda il resto della gara, positivo il quarto posto di Mike Jones, così come il quinto di Roberto Tamburini, autore di un bel finale di gara. Altri cinque piloti italiani sono entrati nella zona punti. Settimo ha concluso Federico Sandi, partito molto forte ma poi calato vistosamente negli ultimi giri. Dietro di lui Marco Faccani e Andrea Mantovani mentre si sono piazzati rispettivamente in 11esima e 12esima posizione Luca Vitali e Federico D’Annunzio.
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