La
Superstars Series 2010 si conclude con un prestigioso en-plein per
Thomas Biagi. A
Kyalami, in Sudafrica, il pilota del
Team BMW Italia ha conquistato il titolo internazionale nell'ultimo round della stagione, un successo che segue il titolo italiano vinto più di un mese fa a
Vallelunga.
In gara 1
Biagi, che partiva con un margine di 41 punti sui 43 disponibili sul suo unico avversario in classifica,
Luigi Ferrara (Mercedes), ha adottato una strategia conservativa per evitare di correre qualsiasi rischio, considerati anche i 60kg di zavorra sportiva presenti a bordo della sua
BMW M3.
Dopo i primi giri il pilota emiliano si è stabilizzato in ottava posizione, che per regolamento consegna la pole position di gara due per effetto della parziale inversione della griglia di partenza, difendendola fino al traguardo. Il titolo è però arrivato matematicamente con una gara di anticipo, grazie alle vittoria di
Johnny Herbert (Chevrolet), che ha preceduto
Ferrara sotto la bandiera a scacchi.
Nella seconda corsa il neo campione italiano ed internazionale ha chiuso la stagione da protagonista con una prestazione da cineteca: dopo aver perso inevitabilmente alcune posizioni al via rispetto a vetture dotate di maggior potenza,
Biagi ha progressivamente rimontato con sorpassi entusiasmanti fino a prendere il comando nelle battute finali, mantenendolo poi fino alla conclusione davanti a
Cola (Audi) e
Pigoli (Mercedes), prima di dare vita ad una grande festa dal gradino più alto del podio.
La classifica finale della
Superstars International Series incorona
Biagi campione con 170 punti, seguito da
Ferrara con 132 e da
Pigoli con 115.
Thomas Biagi: "
Questa fantastica vittoria è frutto dell'intenso lavoro che tutto il Team BMW Italia ha svolto durante l'intera stagione e un grande merito va a Roberto Ravaglia, il miglior Team Manager con cui io abbia mai lavorato. Gara 1 è stata per me durissima, una delle più impegnative della mia carriera: durante l'intero campionato abbiamo sempre dovuto lottare con vetture spinte da motori di cilindrata considerevolmente maggiore della nostra, e a questo si aggiungevano qui 60kg di zavorra. Nonostante la pioggia ho comunque raggiunto l'ottavo posto finale, che era l'obiettivo che ci eravamo posti per poter partire in pole in gara 2, ma il risultato della gara mi ha consegnato il titolo con una corsa di anticipo, permettendomi di scendere in pista libero da calcoli in gara 2, che si è rivelata una delle mie più belle corse di sempre".
"
Oggi nel nostro box abbiamo ricevuto la visita e le congratulazioni del ministro del turismo sudafricano, ma questo era purtroppo l'ultimo evento ospitato da Kyalami, che ora verrà smantellato: mi fa piacere però pensare di aver legato il mio nome e nuovamente quello di BMW alla storia di questo circuito, dove la casa bavarese vinse il tuo ultimo mondiale in Formula 1 nel 1983. Desidero infine dedicare il titolo ad Alfredo Melandri, un pilota ed uno dei miei più grandi amici che purtroppo oggi non c'è più".
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