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Toth passa all’attacco: “Barbera ci ha detto che la moto faceva schifo e non avrebbe corso”

Dopo la sparizione della Yamaha R6 di Barbera, il team manager Toth risponde agli attacchi del pilota, insinuando il sospetto sullo spagnolo e afferma di aver sempre pagato tutti, smentendo così alcuni membri della squadra.

Hector Barbera, Team Toth by Willirace

Hector Barbera, Team Toth by Willirace

Gold and Goose / Motorsport Images

Continua la vicenda che ha dell’incredibile e che vede protagonisti Hector Barbera ed il team Toth. Dopo la sparizione della Yamaha R6 dal box a MotorLand Aragon la scorsa domenica, è il team manager a passare all’attacco, scagliandosi sull’ormai ex pilota della squadra e rivelando retroscena che infittiscono il mistero sull’episodio verificatosi in Spagna questo weekend.

Domenica il pilota iberico aveva pubblicato sul suo profilo Instagram un post in cui spiegava il motivo per cui non avrebbe preso parte alla gara, specificando la penuria di mezzi che avrebbero garantito la competitività e la sicurezza in pista. La risposta di Imre Toth, team manager della squadra, non si è fatta attendere e punta il dito contro Barbera.

 

“Hector non voleva correre con questa moto”, rivela Toth. “Perciò ha pensato bene di non presentarsi al box e dire che la Yamaha fosse sparita. Domenica ho parlato direttamente con la polizia e spero che la nostra Yamaha venga ritrovata al più presto. Hector mi ha mandato un messaggio su WhatsApp alle 2 di notte in cui c’era scritto che non voleva correre con la nostra Yamaha perché la riteneva una moto di merda”.

Barbera passerebbe in questo modo da vittima a carnefice ed è stato insinuato il sospetto che a far sparire la Yamaha sia stato lo stesso pilota. Si tratta di un’ipotesi mai confermata che al momento non trova fondamento, ma tra accuse e difese la vicenda prende una piega sempre più assurda e misteriosa.

Il team manager della squadra ungherese si difende anche dalle accuse di chi sostiene che i membri del team abbiano lavorato senza ricevere un soldo dall’inizio della stagione e che a nulla sarebbero servite le richieste di materiale per portare avanti lo sviluppo della moto: “Ho letto parole sui mancati pagamenti ad alcuni membri del team, ma questa cosa non è vera e viene smentita immediatamente”.

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Le accuse provengono, tra gli altri, da Oriol Vidal, telemetrista di Barbera da quando è in Supersport, che ad As rivela: “Abbiamo trovato una moto da strada con carene da corsa. Non avevamo nulla su cui lavorare, nemmeno i materiali di ricambio. In Australia ho stilato una lista del materiale che mancava per lavorare decentemente, ma non ci è mai arrivato nulla, non avevamo nemmeno la licenza per poter usare il programma delle telemetrie”.

Toth risponde a Vidal e chiarisce i progetti per il futuro prossimo: “Voglio continuare a correre nel Mondiale Supersport ed essere in pista ad Assen. Ovviamente non sarà più possibile farlo con Hector, ma cercheremo un pilota che lo sostituirà. Credo che sia un ottimo pilota, ma se penso anche a quanto accaduto lo scorso anno nel team Pons, è tutto abbastanza strano”.

L’ex pilota ungherese dunque lancia una stoccatina anche al passato non proprio limpido di Barbera, facendo sì che la vicenda assuma dei dettagli particolarmente nebulosi. Poi concentra l’attenzione sul motore, oggetto di critiche da parte del pilota spagnolo: “Un motore può durare per 2.100, mentre quello di Hector ne aveva alle spalle 1.350. Caricasulo ne aveva uno in meno rispetto al nostro, per esempio”.

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