Sofuoglu non si batte, harakiri Mahias. E Caricasulo è sul podio
Il campione del mondo centra la quarta vittoria con una perfetta tattica di gara. Mahias esagera e cade, ottimo terzo posto di Caricasulo.
Una vittoria chirurgica, la quarta stagionale, come solo i grandi campioni sanno fare. Kenan Sofuoglu esce da Misano con una grande prova di forza che, complice il suicidio tattico di Lucas Mahias, gli ha permesso in pratica di annullare lo svantaggio accumulato per aver saltato le prime due gare per infortunio. Ora il campione del mondo ha portato il suo distacco dal francese a soli cinque punti, tornando ad essere il naturale favorito alla conquista del titolo.
Dopo essersi liberato di Mahias, scivolato alla curva del Rio dopo soli due giri, ripartito e poi caduto nuovamente, Sofuoglu ha dovuto fare i conti con un arrembante Jules Cluzel, che nel corso del decimo giro è passato al comando. Kenan non ha mostrato segni di preoccupazione, lo ha lasciato sfogare per qualche giro poi lo ha ripassato. A quel punto Cluzel ha cercato la reazione ma un paio di avvertimenti all’avantreno, uno nell’ultimo passaggio, l’hanno riportato a più miti consigli, suggerendogli che forse il secondo posto andava più che bene.
L’Italia tricolore è tornata protagonista grazie a Federico Caricasulo, che si è lasciato così alle spalle il periodo nero degli ultimi round. Il pilota della Yamaha all’inizio ha combattuto con grande vigoria e determinazione contro Sofuoglu e Cluzel, mettendo in mostra quelle qualità che sono nel suo bagaglio tecnico. Saggio è stato poco dopo metà corsa, con le gomme che hanno iniziato a perdere grip, a non forzare, accontentandosi di tenere a distanza PJ Jacobsen e riuscendo così a salire sul terzo gradino del podio.
Non è stata una gara facile, con la pista scivolosa che ha mietuto diverse piloti. Alla fine sono stati ben undici quelli finiti in terra, tra cui anche i nostri Christian Gamarino, scattato dalla seconda fila e con un podio probabilmente alla portata, e Davide Stirpe. Merita invece un elogio Axel Bassani. Sostituto dell’infortunato Michael Canducci, ha brillato in prova e si è confermato in gara. Piazzarsi alla fine settimo, in condizioni per niente facili e in una categoria dove nessuno ti regala niente, vuol dire avere dei bei numeri.
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