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Lucas Mahias trionfa a Phillip Island nel dominio delle Yamaha

Il campione del mondo inizia alla grande il 2018, precedendo Krummenacher e Cortese, sul podio al debutto beffando per pochi millesimi Caricasulo. Solo 13esimo Sofuoglu, paura per l'incidente di Canducci.

Il vincitore della gara Lucas Mahias, GRT Yamaha Official WorldSSP Team

Il vincitore della gara Lucas Mahias, GRT Yamaha Official WorldSSP Team

Gold and Goose / Motorsport Images

Podio: il vincitore della gara Lucas Mahias, GRT Yamaha Official WorldSSP Team, il secondo classificato Randy Krummenacher, BARDAHL Evan Bros. WorldSSP Team, il terzo classificato Sandro Cortese, Kallio Racing
Il vincitore della gara Lucas Mahias, GRT Yamaha Official WorldSSP Team
Lucas Mahias, GRT Yamaha Official WorldSSP Team
Randy Krummenacher, BARDAHL Evan Bros. WorldSSP Team
Podio: il secondo classificato Randy Krummenacher, BARDAHL Evan Bros. WorldSSP Team
Sandro Cortese, Kallio Racing
Podio: il terzo classificato Sandro Cortese, Kallio Racing
Federico Caricasulo, GRT Yamaha Official WorldSSP Team
Federico Caricasulo, GRT Yamaha Official WorldSSP Team

La prima tappa del Mondiale Supersport è stata letteralmente dominata da Lucas Mahias e dalla Yamaha, che ha piazzato la bellezza di quattro R6 nelle prime quattro posizioni nella gara di Phillip Island. Il campione del mondo è ripartito quindi con il piede giusto, firmando la sua terza vittoria iridata nella classe 600 e mettendo subito in chiaro che chiunque voglia succedergli nell'albo d'oro dovrà fare i conti con lui.

Il francese era già riuscito a prendere il largo, quando ha dovuto fare i conti con la bandiera rossa, esposta per un incidente che ha avuto per protagonisti Hannes Soomer e Michael Canducci, che ha regalato anche qualche attimo di apprensione per il pilota italiano, dichiarato comunque cosciente e stabile dalla direzione gara.

Con una seconda manche accorciata alla distanza di appena 9 giri, che quindi ha spazzato via l'obbligo del cambio gomme, Mahias ha fatto di nuovo la voce grossa da subito, riuscendo a costruirsi un buon margine di sicurezza sugli inseguitori ed involandosi solitario verso la bandiera a scacchi.

Alle sue spalle invece è stata bellissima la battaglia per il podio, con tre piloti racchiusi nello spazio di meno di tre decimi. Peccato che alla fine ad essere beffato sia stato proprio l'italiano Federico Caricasulo, quarto alle spalle del rientrante Randy Krummenacher e del tedesco Sandro Cortese, che ha bagnato il suo esordio nella categoria con il podio e con il record del tracciato australiano in 1'33"072.

Peccato quindi per Caricasulo, che ha mancato l'appuntamento con il podio per appena 39 millesimi. Per gli italiani comunque è stata una buona gara, perché nella top 10 ci sono anche le due MV Agusta di Raffaele De Rosa ed Ayrton Badovini, che hanno chiuso rispettivamente in sesta ed in nona posizione.

Davanti a De Rosa c'è anche Luke Stapleford, sempre molto competitivo in sella alla sua Triumph, mentre alle sue spalle c'è Jules Cluzel, attardato da un'escursione fuori pista che lo aveva fatto precipitare nelle posizioni di rincalzo, obbligandolo ad una bella rimonta. Ritirato per un problema tecnico invece l'idolo locale Anthony West.

Come avrete notato, all'appello manca il pluricampione Kenan Sofuoglu e anche quest'anno il pilota turco ha iniziato in salita la stagione. Ieri è stato vittima di un bruttissimo incidente, dal quale è uscito miracolosamente incolume ed oggi si è dovuto accontentare del 13esimo posto, rallentato da un evidente problema tecnico sulla sua Kawasaki.

Supersport - Phillip Island - Gara

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