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Rigon: "L'Italia dovrebbe aiutare i giovani piloti"

Il campione della Superleague ripercorre la sua carriera e le difficoltà che l'hanno costellata

Rigon:
Dalla F. Azzurra alla Superleague Formula, passando per la F.3 Italia, F.3000 e GP2. Una scalata vertiginosa quella messa in atto da Davide Rigon e dal suo manager Giovanni Minardi negli ultimi sei anni, che hanno dato la possibilità al campione veneto di crescere professionalmente e fisicamente. Rigon ha avuto l’abilità di mettersi in mostra in tutti i campionati che ha preso parte facendo razzia di vittorie e titoli, indipendentemente dalla vettura a disposizione diventando un incubo per tutti i suoi avversari e per i compagni di scuderia (battuti regolarmente) come dimostra un palmares lungo un autostrada e prezioso come un lingotto. Non importa quale sia la vettura a disposizione e il campionato: ogni qual volta scende in pista e abbassa la visiera Rigon mette nel suo mirino il gradino più alto del podio. Come nel 2008, annata in cui si è diviso tra il Mondiale FIA GT e la Superleague Formula. Dopo aver vinto la F.3000, e in attesa di prendere il via nella neonata Superleague Formula il talento veneto si è tenuto in allenamento al volante di una Ferrari 430 GT dell’italiana Scuderia Italia, regalando al team il successo nella sua prima 24h di Spa-Francorchamps. Con estrema facilità passava dalla guida di una “ruote coperte” come la vettura di Maranello ad una monoposto da 750 cv. “E’ stata una prova entusiasmante anche per me. Volevo proprio vedere se riuscivo ad adattarmi velocemente a questo tipo di vetture, così differenti tra loro. Ogni volta che passano da una vettura all’altra mi bastavano pochissime tornate per ritrovare il ritmo e il limite. E’ stata una sensazione bellissima e un’esperienza positiva. Per me era la prima volta al volante di una vettura da FIA GT e tutto il team era rimasto entusiasta dai risultati, soprattutto quando è arrivata la vittoria nella 24H. Ero al debutto e vincere una gara di quel tipo su un tracciato impegnativo come quello di Spa è un qualcosa di sensazionale” ricorda Davide Rigon. Con l’avvio della SF e vista la concomitanza di alcuni appuntamenti il golden boy veneto ha dovuto abbandonare il progetto FIA GT, concentrando tutte le energie sulla nuova sfida: “Con l’inizio della Superleague Formula avevo lasciato il Mondiale FIA GT. Alla fine si è dimostrata una mossa azzeccata, conclusa con la vittoria del primo titolo in SF. Il resto è storia recente, esordio in GP2 l’anno successivo e secondo titolo in SF alla fine di questa esaltante annata” aggiunge il talento veneto. Purtroppo gli eccellenti risultati del 2010 ancora una volta non sono bastati per ottenere una chiamata dai team manager della F1 per partecipare alle due giorni sul tracciato di Abu Dhabi. “Io non dispero. Continuerò a dare sempre il massimo e a dimostrare il mio valore. Purtroppo in Italia non è facile trovare qualcuno che possa mettere sul piatto 4-5 milioni di euro. Io non arrivo da una famiglia ricca e per questo ho dovuto fare sempre di necessità virtù, sfruttando al massimo il tempo delle prove libere per imparare tutti i tracciati. Non ho mai avuto il budget per permettermi di fare migliaia di chilometri di test. Ho imparato ad ottenere sempre il massimo da ogni monoposto, senza dover commettere errori, come è successo in questa stagione. Cosa manca alla SF? Direi un test- premio con un team di F1. Sarebbe ottimo sia per noi piloti che per l’immagine del campionato. Sarebbe anche bello che l’Italia potesse aiutare i giovani piloti. I fatti stanno dimostrando che senza il giusto supporto non si riesce ad andare avanti. Comunque ora sono concentrato sul test di domani (sabato) sul tracciato di Abu Dhabi con il team Rapax” Conclude Davide “Come ho già detto in diverse occasioni Rigon meriterebbe una possibilità, un’occasione per far vedere che tipo di pilota è. Il suo palmares parla molto chiaro: è un pilota veloce, grintoso, costante e pulito. Commette pochissimi errori, anche quando è sotto pressione. L’Italia dovrebbe aiutarlo. Purtroppo oggi i soli risultati in pista non bastano per arrivare al top. Per la prossima stagione stiamo lavorando su più fronti. Sabato Rigon sarà ad Abu Dhabi per i test GP2” commenta Giovanni Minardi.

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