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Svelata l’incredibile “Robocar” da corsa a guida autonoma!

Al Mobile World Congress di Barcellona è stato mostrato per la prima volta il bolide senza conducente che darà vita alle gare Roborace: raggiungerà i 320 km l’ora in virtù di 4 motori elettrici da 300 kW, spinti da una batteria da 540 kiloWattOra.

RoboRace car

RoboRace car

RoboRace / Daniel Simon

La Roborace ha ufficialmente svelato la prima auto elettrica da corsa a guida autonoma costruita al mondo – si chiama “Robocar” – nel corso di una presentazione “live” avvenuta al Mobile World Congress di Barcellona, in Spagna.

Il CEO della Roborace, Denis Sverdlov, affiancato da Daniel Simon, Chief Design Officer dell’azienda costruttrice, ha presentato la futuristica automobile sul palco durante un organico intervento dialettico sull'evoluzione dei veicoli “driveless”. 

L’obiettivo della Roborace è quello di essere una piattaforma per i migliori ingegneri operanti sul pianeta, il tutto allo scopo manifesto di far avanzare il software che cambierà radicalmente la circolazione stradale. 

 

"Questo è un grande momento per la Roborace, dal momento che abbiamo la possibilità di condividere la Robocar con il resto del globo, di esibirla, compiendo allo stesso tempo un altro grande passo in avanti in direzione del progresso della tecnologia elettrica autonoma", ha detto Dennis Sverdlov.

"Sono molto orgoglioso di tutto il team operativo e dei nostri partner, ma specialmente del lavoro che Daniel (Simon, ndr) ha fatto nel creare questa bellissima macchina”. 

"Era molto importante per noi riuscire a creare un legame emotivo con questo tipo di automobili senza conducente e di portare anche gli esseri umani e i robot un po’ più vicini tra loro, per concorrere a definire insieme il nostro futuro”.

"Il progresso della Devbot (l'auto “laboratorio” per lo sviluppo autonomo, che è stata in azione durante i fine settimana di gara della Formula E, ndr) sulle piste e la costruzione della Robocar stessa in meno di un anno sono stati qualcosa di straordinario e non vediamo l'ora di continuare il cammino di apprendimento con la Robocar".

Un design futuristico

RoboRace presentation
Denis Sverdlov and Daniel Simon

Photo by: Roborace

La macchina, progettata da un visionario della mobilità come Daniel Simon, che ha realizzato i mezzi di trasporto di alcuni notissimi kolossal hollywoodiani come “Tron Legacy” e “Oblivion”, pesa 975 kg e misura 4,8 metri di lunghezza per 2.000 millimetri di larghezza.

Ha quattro motori da 300 kW di potenza ciascuno, una batteria da 540 kiloWattora, è fabbricata principalmente con materiali compositi come la fibra di carbonio e sarà capace di una velocità massima di 320 km l’ora. 

La macchina utilizza una serie di tecnologie d’avanguardia per la gestione della guida in totale autonomia e indipendenza, tra cui cinque LIDAR, due radar, diciotto sensori ultrasonici, due sensori ottici di velocità, sei telecamere AI, una geolocalizzazione GNSS ed è alimentata dal cervello elettronico versione PX2 della NVIDIA, capace di effettuare sino a 24 trilioni di operazioni al secondo, risultando in grado di essere programmato dai vari ingegneri softwaristi delle squadre, utilizzando algoritmi complessi.

"La Roborace apre una nuova dimensione, dove il motorsport che abbiamo conosciuto finora incontra l'inarrestabile ascesa dell’intelligenza artificiale", ha detto il responsabile tecnico.

"Lavorando su ogni singola parte della Robocar, abbiamo spinto parecchio in avanti i confini dell’ingegneria...”. 

"Ci prendiamo tutto l'orgoglio necessario a mostrare una macchina più che funzionale, che rimane fedele al concetto iniziale che abbiamo condiviso con il mondo, allo stesso tempo una rarità nel design automobilistico e una testimonianza della nostra determinazione. È una grande sensazione di liberazione...".

Il concetto alla base

RoboRace car

La Roborace fornisce una piattaforma aperta per le aziende intenzionate a sviluppare il proprio software per la guida senza conducente, algoritmi che possono essere messi agevolamente alla frusta in un ambiente sì agonistico, ma estremo e sicuro”.

Il campionato è progettato per essere un vero e proprio “concorso di intelligenze”, dal momento che tutte le squadre utilizzeranno la medesima Robocar svelata lunedì 27 febbraio in Catalogna. 

 

La consistenza e l’affidabilità dell'hardware faranno sì che tutti gli sforzi si concentreranno sull’avanzamento dei programmi di gestione.

Il “cervello” della Robocar, il processore NVIDIA Drive 2PX, usa per l’appunto l'intelligenza artificiale per affrontare la complessità insita nella guida autonoma stessa. Utilizza una curva di apprendimento tale da generare una consapevolezza situazionale di 360 gradi intorno alla macchina, utile a determinare precisamente dove si trova il veicolo e di calcolare una traiettoria sicura e efficiente. 

"La Roborace e la NVIDIA hanno spinto più in là tutti i limiti conosciuti e hanno accelerato lo sviluppo di sofisticati sistemi di conoscenza che certamente renderanno più sicuri, oltre che fruibili, nel futuro i passeggeri e i veicoli commerciali", ha detto Rob Csongor, vicepresidente e general manager del settore automobilistico per la NVIDIA.

C’è anche la Michelin

RoboRace car

La Michelin è il partner ufficiale della serie per la fornitura degli pneumatici e impiegherà la piattaforma della Roborace per sviluppare una nuova generazione di coperture che saranno in grado di gestire la velocità e i rigori di un nuovo format di guida.

I pneumatici della Robocar serviranno anche alla ricerca per le vetture di produzione di tutti i giorni, tanto più che la nuova categoria appare fin d’ora costantemente volta a far avanzare la tecnologia dalla pista direttamente alle nostre strade. 

"Alla Michelin ci siamo sempre impegnati per l'innovazione e l'utilizzo di eventi globali e di categorie del motorsport per portare la qualità dei nostri prodotti al livello successivo", ha detto Pascal Couasnon, direttore del reparto Motorsport della Casa francese.

RoboRace car
 

 

 

 

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