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Tourist Trophy: sospeso il TT Zero a partire dal 2020

La gara riservata alle moto elettriche sarà esclusa dal programma del TT per il prossimo biennio.

John McGuinness

John McGuinness

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La mobilità si fa sempre più green, ma l'elettrico al Tourist Trophy sembra essere entrato in crisi.

Le crescenti difficoltà di gestione della classe, e dei suoi partecipanti, hanno spinto i promotori del TT a escludere il TT Zero dai programmi 2020 e 2021. Una decisione drastica, che non va letta come la fine della classe elettrica, ma piuttosto come un tentativo di rilancio della categoria, riservata a moto con propulsione senza carburanti fossili e senza emissioni tossiche o nocive.

"Il nostro intento - ha spiegato il ministro per il Turismo e il Motorsport, Rob Callister – è di avere una moratoria sull'evento per permettere all'intera industria motociclistica di raggiungere gli sviluppi all'avanguardia che alcuni costruttori, team indipendenti e università hanno raggiunto ad oggi".

"Rimaniamo incredibilmente orgogliosi di tutto ciò che è stato ottenuto al TT nelle corse con emissioni pulite – ha aggiunto - e lavoreremo a stretto contatto con l'industria e i produttori senza pressione, focalizzandoci sul fornire un format di gara che porti avanti il successo raggiunto finora".

Nelle dieci edizioni della gara elettrica, nata nel 2010 in sostuzione del TTXGP, i prototipi hanno alzato progressivamente l'asticella, fino ad arrivare all'incredibile giro record di Michael Rutter, a una media di 121.909 mph.

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Ma gli organizzatori sanno bene che non si può pensare di andare avanti quando nessuno riesce a sostenere i ritmi di sviluppo. Quando le entry list si fanno sempre più scarne e la Mugen, che domina incontrastata da sei anni a questa parte, lascia le briciole all'Università di Nottingham, l'unico competitor che tiene botta, ma che nulla può contro lo strapotere delle Shinden. E davanti a una situazione così desolante, la soluzione non può che essere una: fermarsi, per poi ripartire con una categoria che sappia coniugare innovazione e competizione, senza tradire l'aspetto ecologico che la contraddistingue.

"Nel 2019, l'impronta di carbonio delle corse al TT è stata compensata per la prima volta e il Dipartimento continuerà a impegnarsi per ridurre l'impatto ambientale del TT e dell'intera isola", ha aggiunto il ministro Laurence Skelly.

"In questa riduzione, le vetture a zero emissioni svolgono un ruolo importante per il futuro".

"In quanto tale, il Dipartimento desidera ascoltare le parti interessate e le organizzazioni che ritengono di avere le capacità, le conoscenze e le competenze per fornire input nel processo di determinazione del futuro aspetto del TT Zero".

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