Macau GP, SBK: cancellata la corsa, Rutter vince tra le polemiche
Con una clamorosa decisione, gli organizzatori del Gran Premio di Macao hanno assegnato la vittoria a Michael Rutter, stilando la classifica in base a un solo giro di gara.
Il 53° Gran Premio Motociclistico di Macao sembrava destinato ad andare in archivio senza alcun vincitore, ma così non sarà: il nome di Michael Rutter va a riempire la casella 2019 sull’albo d’oro della corsa. Un verdetto che ha dell’incredibile, perché la classifica ufficializzata alle 19 locali, che vede “The Blade” primo davanti a Peter Hickman e David Johnson, è stata stilata sulla base dell’unico giro completato dopo il restart.
Dopo la prima bandiera rossa causata dalla caduta di Hodson e Cerveny, al secondo giro della ripartenza, è stato il maxi incidente innescato da Erno Kostamo alla Curva della Polizia (che ha coinvolto anche Didier Grams, Daniel Kruger, Phillip Crowe, Derek Sheils e Michael Sweeney) a decretare il secondo stop di giornata. Quello che ha messo fine alla corsa pochi minuti dopo il sorpasso ai danni di Rutter con cui Hickman si è ripreso la leadership persa al restart, dopo aver guidato le operazioni per tutto il weekend.
Nessuno dei protagonisti implicati nei crash è in pericolo di vita (Sheils, Kruger e Kostamo sono stati trasportati in ospedale, ma non sembrano essere in gravi condizioni), ma il buio calato su Macao e il denso programma di gare di domani hanno impedito di riprogrammare un’altra partenza.
Il sipario, quindi, si è chiuso sulla 53esima edizione del Gran Premio Motociclistico di Macao con solo una manciata di giri all’attivo. Troppo pochi per ritenere valida la corsa, eppure gli organizzatori hanno deciso comunque di stilare la classifica ufficiale, regalando a Rutter la sua nona affermazione sul circuito dell’ex protettorato portoghese.
Un successo a tavolino che ha lasciato tutti con l’amaro in bocca. Persino il “Re del Guia”, che affidandosi a Twitter ha reso omaggio al compagno di squadra, unico vero vincitore morale della corsa. "Ho appena saputo che mi hanno attribuito la vittoria della gara – scrive Rutter - È un po’ una vergogna perché Peter se la meritava davvero. Mi dispiace Peter”.
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