La colonna di Polita: "Che delirio tra case, marciapiedi e tombini"
Il pilota di Jesi, in Superstock, ha portato la sua BMW al 40° posto. Restano le difficoltà nell'andare a tutta nel tratto cittadino dei 60.7 km dello Snaeffel Mountain Course, ma il pensiero è già all'ultima corsa in programma venerdì.
Foto di: Toni Börner
Il Tourist Trophy di Alex Polita
La road race più famosa del mondo, raccontata anche attraverso l'esperienza di chi la vive in prima persona. Seguite l'avventura del pilota italiano Alex Polita all'Isola di Man
Cari lettori di Motorsport.com, devo dire che ho fatto un po’ di fatica ieri in Superstock. In questa classe le moto montano le gomme intagliate e dopo tanto girare con le slick in Superbike, ho avuto un po’ di difficoltà a trovare la giusta aderenza e a prendere il ritmo.
Percepivo delle vibrazioni, cosa che poi ho riferito ai tecnici Metzler, e forse, senza questo inconveniente, sarei potuto essere veloce abbastanza per finire in testa tra gli esordienti, ma alla fine sono soddisfatto lo stesso. L’ultimo giro è andato molto bene. Ho chiuso in 18’43”, ma a un certo punto a Bunglaow, in cima allo Snaeffel, mi sono trovato due avversari davanti e... non ho resistito alla tentazione: il "pistaiolo" che è in me è saltato fuori! Li ho inseguiti, studiati e poi passati nel tratto successivo a Creg-ny-ba.
Paura e delirio a... Ramsay
Comincio sempre più a farmi un’idea delle insidie di questo circuito. La parte che, però, ancora mi “blocca” resta quella che va dal rettilineo di Sulby fin dentro la città di Ramsay. Prima il bosco, poi tra muretti, case, tombini e marciapiedi tenere la linea non è facile, anzi…
Se si sbaglia a impostare la traiettoria all'inizio hai praticamente sbagliato tutto il tratto. È un po’ come quando, in pista, l’errore in ingresso in una curva, ti pregiudica anche quella successiva. Solo che qui sei in mezzo alle case e, credetemi, è un vero... delirio!
Ma questo è il Tourist Throphy! Adesso vedremo cosa succederà venerdì: mi piacerebbe limare ancora qualche altro secondo, anche se sono già contento così. E' normale pensare che si possa sempre fare meglio, ma l'esperienza in questa avventura conta tantissimo, per cui se analizzo la mia partecipazione razionalmente devo ammettere onestamente di essere andato oltre ogni più rosea aspettativa.
di Alex Polita
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