Un Solberg torna a vincere con la Subaru Impreza: è Oliver al DirtFish Olympus Rally!

Tutti gli appassionati di rally hanno negli occhi le vittorie di Petter Solberg al volante della Subaru Impreza nel WRC. A volte la storia si ripete. E questa, più che storia, può essere considerata quasi una favola stando ai protagonisti della vicenda. Un Solberg è tornato a vincere un rally al volante di una Subaru Impreza WRX.

Non stiamo parlando di Petter, che ha annunciato il ritiro dalle corse poche settimane fa, ma del figlio 18enne Oliver, che nel fine settimana appena trascorso ha centrato la sua prima vittoria nell'ARA, il campionato rally statunitense, trionfando al DirtFish Olympus Rally

Oliver era già andato vicino alla vittoria al primo appuntamento a cui ha preso parte, il Rally in the 100 Acre Wood in cui è stato navigato da Aaron Johnston, mentre al DirtFish Olympus lo ha fatto il francese Denis Giraudet. Questa volta il successo è arrivato proprio davanti a papà Petter, che lo ha seguito per tutto il fine settimana.

"E' una sensazione fantastica, sono davvero felice. Vincere con i classici colori Subaru e il cognome Solberg sul finestrino è una cosa incredibile. Non avrei potuto nemmeno sognare una cosa del genere", ha dichiarato Oliver al termine della gara.

"Non riesco a credere che mio padre sia venuto a vedermi nel corso della gara lo scorso fine settimana. E' stata la prima volta! Normalmente lui è troppo nervoso, ma forse mi ha portato fortuna...".

Solberg ha portato al successo la Subaru Impreza WRX Sti numero 70 davanti al compagno di squadra David Higgins (+25"9) e a Piotr Fetela (Ford Fiesta edizione 2017 del team Proto) di ben 13'33"2, dunque una lotta intestina in Subaru Motorsports USA. L'ultima vittoria del padre Petter al volante di una Impreza è datata 2005, quando vinse il Rally di Gran Bretagna da pilota ufficiale del team Subaru nel WRC.

Petter Solberg ha ottenuto 13 vittorie nel WRC con il team Subaru al volante delle Impreza, legando il suo cognome alla Casa giapponese e portando avanti il mito nato con Colin McRae e proseguito grazie allo sfortunato Richard Burns.