Un incidente in montagna ci ha strappato “Pucci” Grossi
Il 59enne sei volte campione italiano di Rally su terra, che aveva appeso il casco al chiodo nel 2013, è stato probabilmente colpito da malore ed è precipitato in moto da una scarpata di Badia Tedalda, sotto gli occhi terrorizzati degli amici...
Anche un insignificante sabato di fine estate può bussare alle nostre porte e recare l’ambasciata di una tragedia, di una perdita incommensurabile sul piano umano e su quello sportivo.
È accaduto così che a causa di un malore ancora tutto da indagare, avvenuto mentre affrontava una gita in motocicletta con un gruppo di amici, sia precipitato in una scarpata e sia morto Giuseppe "Pucci" Grossi, 59 anni, campione di rally degli anni Ottanta, Novanta e Duemila, nonché vincitore di decine di gare nazionali e no e sei volte campione italiano di specialità su terra (1993, 1994, 1995, 1997, 2005 e 2006).
Il terribile incidente si è verificato nel primo pomeriggio di sabato 20 agosto a Badia Tedalda (Arezzo) in località Val di Brucia, in una zona parecchio impervia e isolata. “Pucci” faceva parte di un gruppo di escursionisti in moto che si trovava sul sentiero 19, abbandonato repentinamente il quale è caduto in un dirupo dopo essersi fermato sul ciglio della voragine, come se impossibilitato a continuare.
Grossi aveva smesso di correre nei rally nel 2013 dopo oltre trent’anni di attività agonistica. Pilota di Lancia, Toyota, Subaru, Peugeot e Ford, appassionato di motori, aveva avuto incarichi anche in ACI Sport, pur continuando a gestire come sempre il celebre Hotel National di Rimini.
Sul posto sono arrivate l'ambulanza di Badia Tedalda, quella medicalizzata da Sansepolcro e l'elicottero Pegaso da Grosseto, che ha calato il verricello con un rianimatore il quale, aiutato da terra dai Vigili del Fuoco e dall'altro elicottero A109 Drago 82, ha recuperato il corpo esanime del campione e confermato la notizia che ha diffuso immediatamente tristezza nel mondo dei rally...
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