Due campioni del
Cross Country sbancano la
18. Italian Baja. Il russo
Boris Gadasin, in coppia con
Dan Shchemel a bordo del
G force Proto, si aggiudica per la terza volta in carriera la prova italiana del
FIA World Cup Cross Country Rally, mentre il milanese della
Suzuki Lorenzo Codecà, navigato da
Bruno Fedullo sul
Grand Vitara 3.6 V6, s’impone nella classifica riservata al Campionato
Italiano Cross Country Rally.
E’ terminata l’intensa tre giorni friulana, gara stravolta nel suo tracciato originario per le intense piogge di vigilia, che ha però mantenuto molti dei suoi tratti duri sui quali si sono dati battaglia gli ottanta equipaggi. La prova organizzata da
Fuoristrada Club 4x4 e
ACI Pordenone ha salutato la prima vittoria stagionale e assegna a
Codecà e Fedullo i punti che li lanciano al vertice della classifica della serie
Tricolore ACI Csai.
“
E’ stata una bella gara tirata nella quale il Grand Vitara ha confermato la competitività data dagli sviluppi apportati nell’inverno, permettendomi prima di lottare con Benazzato, poi di contenere agevolmente gli altri concorrenti”. Uscito di scena da subito il campione in carica
Manfrinato, fermo in un fossato nella prima prova speciale, il milanese ha preso il comando della classifica approfittando anche del ritiro di Benazzato per rottura meccanica, chiudendo così al primo posto la prima tappa di sabato. Sostituito il cambio del Grand vitara per precauzione,
Codecà ha controllato nel corso della terza e conclusiva giornata di gara tagliando il traguardo col vantaggio di 53” su
Ricci, aggiudicandosi anche il
Gruppo T1 Tricolore e piazzandosi settimo assoluto.
Il romagnolo della
Rubicone Corse ha guidato con convinzione e attenzione il
Nissan Navara, duellando con il ferrarese
De Angelis che ha chiuso al terzo posto nazionale. Il pilota della
Mitsubishi Pajero WRC RalliArt puntava a vincere la gara e, senza il tempo perso nel corso della seconda tappa aiutando il compagno di squadra Colombo, in difficoltà su di un “dosso”, e la rottura del semiasse nell’ultima frazione cronometrata avrebbe potuto anche concretizzare le aspettative, chiudendo però con due minuti di ritardo.
E’ ottimo quarto del Tricolore il pilota di Ariccia
Claudio Petrucci, vincitore del monomarca
Suzuki Challenge. In coppia con il bresciano
Paolo Manfredini, l’alfiere del
Paolucci Team ha regolato di 1’20” il salernitano
Gennaro D’Alessio e Alfio Bordonaro, secondi del T2 e del trofeo Suzuki, sul
Grand vitara 1.9 DDiS preparato da Gierre team. La gara del Trofeo è stata segnata dai ritiri del campione in carica
Andrea Lolli, le difficoltà di
Mancusi e la non perfetta condizione di
Gelosa, che lamentava la mancanza di potenza del suo propulsore.
E’ stato autore di una gara veloce ma condizionata da problemi tecnici il romano
Roberto Caporale, che nel finale ha perso la possibilità di lottare per la vittoria per un foratura, la rottura di un cerchio ed infine la rottura del cambio del
Mitsubishi Pajero del Toni team, classificandosi al sesto posto della graduatoria nazionale. Alle sue spalle si è classificato
Pierpaolo Larini, il versiliese che ha portato al debutto il
“Dust Devil RalliArt” prototipo tipo buggy, unico all’arrivo del Gruppo T3.
Solo diciottesimo ha chiuso il lombardo
Riccardo Colombo, in rimonta dopo l’errore commesso nella seconda tappa, segnalandosi oggi quale pilota italiano più veloce aggiudicandosi il miglior tempo nelle quattro prove speciali disputate col
Mitsubishi L 200 Pick Up.
E’ il campione in carica
Elvis Borsoi ad aprire la stagione con la vittoria nel Gruppo TH. Il trevigiano, navigato da
Renato Faldon sul
Mitsubishi Pajero, si è imposto in progressione, iniziando alle spalle di
Federico Paloschi, il più veloce nella prova d’apertura. Scivolato nelle retrovie Paloschi, la gara è vissuta sul duello tra il veneto ed il pilota di Sassuolo
Mirko Bertoni, con quest’ultimo finito secondo alle spalle del vincitore per 1’01. Al traguardo di Pordenone anche l’unico equipaggio femminile in gara composto dalla friulana
Chiara Zoppellaro e dalla siciliana
Simona Duro, decime del Gruppo TH a bordo del
Daihatsu Rocky 2.8 TD.
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