Colpi di scena tanti, agonismo alle stelle, sfide serrate. Come dalle previsioni, la prima vera giornata del
Campionato Italiano Cross Country Rally si è confermata ad alti livelli di spettacolarità. Superata la travagliata vigilia, con l’incombente la Spada di Damocle causata dal maltempo che generava profondi timori nei partecipanti, ma brillantemente superata dalla perfetta macchina organizzativa del
Fuoristrada 4x4 Club e Automobile Club Pordenone, la competizione si è svolta regolarmente nella sua prima parte. E tutto lascia pensare che la manifestazione rinnoverà il successo che negli anni passati gli ha permesso di divenire la prova d’apertura del campionato del Mondo e del Campionato Italiano Cross Country Rally.
Sulle speciali ricavate nella campagna friulana, la gara ha consumato la prima tappa mettendo in evidenza due piloti:
Boris Gadasin e Lorenzo Codecà. Al volante del
G Force, autentico e possente “carro armato”, il russo è al comando della competizione assoluta e della graduatoria
FIA; il milanese della
Suzuki è il primo dei concorrenti italiani, guidando la classifica assoluta e del Gruppo
T1 della serie Tricolore organizzata da ACI Csai. Il forte pilota lombardo, navigato dall’emiliano
Bruno Fedullo, è passato al primo posto della graduatoria quando i vigevanesi
Valter e Stefano Benazzato hanno dovuto abbandonare la competizione, per una foratura e successiva rottura di un condotto dell’olio subita nel corso della quarta prova, ed anche la leadership che detenevano sin dal prologo di ieri.
Codecà e Fedullo sono primi di una classifica assoluta tricolore che ha subìto diversi scossoni, e che vede salire al secondo posto il romano
Roberto Caporale, affiancato dallo spagnolo
Marco Ferran sul
Mitsubishi Pajero, in ritardo di 46” rispetto dal leader. In terza piazza sono i romagnoli
Mario Ricci e Silvano Fattori, con il
Nissan Navara Ermolli.
I portacolori della
Rubicone Corse non riescono a sfruttare al meglio le potenzialità del fuoristrada sul tratto cronometrato più lungo e intitolato al pilota transalpino
“Schlesser”, trentadue chilometri che presentano veloci passaggi su stretti ponti, impedendogli di difendere la piazza d’onore dall’attacco del romano Caporale che lo supera nell’ultima piesse ed ora lo precede di pochissimo.
Quarto, con 1’27” di ritardo da
Codecà, è il ferrarese della
Ralliart Alex De Angelis, navigato dal toscano
Max Catarsi, dopo essersi fermato per soccorrere e trainare il compagno di squadra
Riccardo Colombo, in difficoltà nel superare un “dente”. In quell’occasione,
De Angelis ha perso parecchio tempo, ma ancora più ha pagato
Colombo che ha perso la seconda piazza assoluta scivolando nelle retrovie della classifica.
Quinti assoluti della graduatoria Tricolore sono
Petrucci e Manfredini,
Suzuki Grand Vitara, primi del Gruppo T2 e del trofeo monomarca Suzuki Challenge, nel quale precedono di 30”
D’Alessio e Bordonaro, sempre al volante di
Grand Vitara 1.9 DDiS. Solo sesti hanno concluso
Lolli e Forti per rottura della turbina nella quinta prova speciale, dopo aver occupato la prima posizione di gruppo e di trofeo.
Dopo il prologo e le tre prove speciali odierne è terminata anche la prima tappa del Gruppo TH con
Mirko Bertoni e Alice Vanni al comando della graduatoria di categoria. L’equipaggio del
Suzuki Grand Vitara 2.0, conduce la classifica con 14” su
Elvis Borsoi e Renato Faldon, secondi su
Mitsubishi Pajero. Con 2’36” di ritardo,
Giorgio Bertoni e Domenico Oliverio occupano la terza piazza su
Pajero.
CROSS COUTRY, Italian Baja, 19/03/2011
Classifica dopo la prima tappa (primi cinque)
1. Codecà – Fedullo (Suzuki Grand Vitara) in 1’23”50
2. Caporale – Ferran (Mitsubishi Pajero) a 46”
3. Ricci-Fattori (Nissan Navara Ermolli) a 1’
4. De Angelis – Catarsi (Mitsubishi Pajero Wrc) a 1’27”
5. Petrucci – Manfredini (Suzuki Grand Vitara) a 1’41”
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