Iscriviti

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia

Mugello: giro di pista con Daniele Di Amato

Il pilota romano della Dinamic Motorsport ci spiega come portare al limite la 911 GT3 Cup sui saliscendi toscani.

Daniele Di Amato, Dinamic Motorsport
Daniele Di Amato, Dinamic Motrosport
Daniele Di Amato, Dinamic Motrosport
Daniele Di Amato, Dinamic Motrosport
Daniele Di Amato, Dinamic Motrosport
Daniele Di Amato, Ebimotors - Verona
Daniele Di Amato, Ebimotors - Verona, con il team

Anche quest’anno la Carrera Cup Italia può essere paragonata ad una fucina per le nuove leve del motorsport.

Tra i tanti giovani presenti quest’anno nella serie tricolore, figura Daniele Di Amato, che tra la fila del team Dinamic Motorsport si sta mettendo costantemente in luce in questa prima parte di Campionato. Il romano dal primo round di Monza ha costantemente occupato posizioni di rilievo, compreso il gradino più basso del podio nella terza gara (la mini-endurance da 45’ più un giro) di Imola.

Questo fine settimana al Mugello Di Amato è pronto a giocare ad armi pari con i protagonisti della Carrera Cup Italia già nella prima gara (start fissato alle ore 11.10), in cui partirà dalla seconda fila al fianco di Simone Iaquinta (Ghinzani Arco Motorsport – Centri Porsche di Milano).

A Daniele abbiamo chiesto di spiegarci come va guidata la 911 GT3 Cup sul tracciato toscano.

“Alla prima staccata arriviamo con la sesta marcia inserita, freniamo a circa a 130 metri e affrontiamo una delle staccate più impegnative del circuito. Percorriamo la curva di terza marcia, mentre alcuni piloti la fanno anche in seconda in base al set-up della macchina. Arriviamo alla prima chicane con una leggera frenata all’ingresso, cominciamo ad aprire sul cordolo in entrata e mano a mano che percorriamo la seconda chicane mettiamo giù gas, freniamo a 60 metri e la percorriamo in terza e poi al centro mettiamo la quarta. Si arriva alla curva Casanova sempre in quarta, rapida frenata in ingresso, cerchiamo di stare a destra sulla prima curva e successivamente iniziamo a girare a sinistra sulla seconda e riapriamo fino ad arrivare in quarta al limitatore alla prima Arrabbiata. Una curva impegnativa, dove si cerca di non frenare per poi riaprire full gas tra le due. In Arrabbiata 2 si frena leggermente, si tocca il cordolo e dopo giù gas stando attenti all’uscita perché non si vede nulla. Alla chicane Scarperia freniamo all’ingresso dove inizia il cordolo a sinistra portiamo tanta velocità dentro stando attenti nel rimanere molto a destra e poi dopo riapriamo in terza marcia fino al Correntaio. Questa è una curva molto impegnativa perché c’è uno scollino dove si rischia molto facilmente di bloccare, si arriva in velocità cerando di tenere le ruote dritte e si fa girare di colpo la vettura spigolando e poi mettendo di colpo giù gas per far ruotare il retrotreno della macchina. Dopo ci teniamo molto a destra per preparare nel migliore dei modi la Biondetti, che in qualifica si fa piena facendo attenzione a non toccare i cordoli e cercando di tagliare a destra. Ultima curva, la Bucine, si frena all’altezza del casottino dei commissari e la si percorre tutta interna andando vicinissimo al cordolo per poi arrivare sul rettifilo dell’arrivo.

Be part of Motorsport community

Join the conversation
Articolo precedente Tutto pronto per le due gare sprint della Carrera Cup Italia al Mugello
Prossimo Articolo Carrera Cup Italia: Come Ledogar sul gradino più alto del podio nella prima gara del Mugello

Top Comments

Non ci sono ancora commenti. Perché non ne scrivi uno?

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia