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Carrera Cup Italia, Vallelunga: Bertonelli continua la battaglia

Il 20enne toscano di Dinamic Motorsport racconta una stagione che all'esordio in un monomarca così "tosto" lo vede per la prima volta lottare per un titolo assoluto in auto: "Motivazioni mai provate prima!"

Diego Bertonelli, Dinamic Motorsport

Foto di: Gianluca Marchese

Si avvicina il via di una cruciale gara 1 del penultimo round della Carrera Cup Italia. Nel monomarca di Porsche Italia, al primo anno, si ritrova per la prima volta a lottare per un titolo assoluto dell'automobilismo Diego Bertonelli. Il 20enne driver toscano di Dinamic Motorsport racconta la sua esperienza, finora vissuta quasi sempre nelle parti alte della classifica, dopo una qualifica non esaltante (ma scatterà comunque quinto in griglia) nella quale è stato praticamente "frenato dai freni".

Diego, forse questo weekend a Vallelunga non è proprio iniziato come volevi...

“Assolutamente. In PQ1 avevo visto un buon tempo e pensavo che si potesse migliorare, poi ho avuto un problema con l'abs in PQ2 e non sono riuscito a farlo.”

Un po' di sfortuna però c'è da lottare…

“Certo, non è che dobbiamo abbatterci, siamo lì e mancano ancora quattro gare effettive. Dobbiamo solo pensare a migliorarci e così stare davanti dove dobbiamo stare.”

Come stai vivendo questa battaglia qui tra te, Quaresmini e Mosca, tutti e tre così giovani e tu e Tommaso addirittura all'esordio nel monomarca?

“Mi piace ma è molto tesa. Dopo l'incidente di Tommaso al Mugello ero rimasto sportivamente deluso, sia per lui sia come sportività vera e propria, cioè per il fatto che non c'è stata la battaglia. Da un lato, però, avrebbe potuto rappresentare un'occasione, che invece non ho minimamente sfruttato. Ora sono contento che Mosca sia tornato in forma.”

Avevi iniziato molto bene la stagione, poi qualche risultato è mancatoe: come stai vivendo questo primo anno?

“All'esordio è stato quasi inaspettato quel secondo tempo in qualifica a Imola, che tra l'altro fu un giro non esaltante ma comunque 'giusto', che poi non ho mai ripetuto per vari problemi di assetto o preparazione mentale o magari per sfortuna come è successo oggi. Non mi aspettavo la pole qui, però diciamo che almeno mi aspettavo di giocarmi le prime due file.”

Forse qualcuno è risalito nel corso della stagione. Lo stesso Quaresmini ad esempio.

“Gianmarco ha avuto un inizio di stagione non facile, quando invece magari da lui mi sarei aspettato il contrario, cioè che spingesse di più all'inizio e invece è venuto fuori alla distanza. Il fatto che sia risalito mi dà anche conforto, comunque, anche se è un fatto 'scomodo'. Come compagno di squadra è un riferimento e significa anche che il team sta lavorando bene. Si accetta tutto, va bene così, si continua a lavorare con l'obiettivo di arrivare davanti.”

Che atmosfera c'è tra voi giovani dello Scholarship Programme?

“A dir la verità non siamo nessuno contro nessuno. Quando siamo agli incontri è sempre un po' come fosse la prima volta per tutti. Poi in pista cambia tutto. Ci sono state anche delle tensioni a fine gara. Ma il motorsport è anche questo ed è giusto che sia così: quando lottiamo è un po' un tutti contro tutti. Poi si calmano le acque e si ricomincia.”

Come giudichi questa tua prima esperienza nella Carrera Cup Italia e già in lotta per il titolo?

“In auto non mi era mai capitato di giocarmi un titolo assoluto. E' bello perché comunque ti dà una motivazione in più nel prepararti al meglio alle gare e il primo anno in GT non me l'aspettavo così impegnativo. O, meglio, me l'aspettavo impegnativo ma è davvero tosto! E' molto difficile trovare il limite nel far la differenza con gli altri e per questo però anche molto emozionante.”

Invece come va lo Shcolarship Programme?

“Niki Cadei e Max Busnelli sono due coach davvero in gamba, due maestri. Sono passati prima dove ora passiamo noi, sanno che cosa si prova su questo tipo di auto o nelle condizioni più diverse. Ci danno tanti consigli e sicuramente ora la lotta per andare all'International Shoot Out sarà estremamente difficile. Alla fine siamo tutti lì! Io, Tommaso e Jimmy siamo forse un po' più avanti, ma ci sono anche i due Cazzaniga e poi Luca (Segù, ndr) ha fatto un exploit notevole nell'ultimo periodo.”

Sei troppo preso da questa lotta 2018 o stai anche pensando al 2019?

“Purtroppo sono troppo preso dal 2018!”

E allora come andrà?

“Ci metto tutto quello che posso. Anche perché star fermi un mese e mezzo è stata dura!”

 

 

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