Carrera Cup Italia, Pera e Rovera alla resa dei conti
Al Mugello è definitivamente "esplosa" la lotta per il titolo fra i due grandi protagonisti della stagione del monomarca tricolore, che a Monza vivrà il duello decisivo, quando conteranno anche i nervi saldi
Battaglia tra Riccardo Pera, Ebimotors, e Alessio Rovera, Tsunami RT
Carrera Cup Italia 2017
Tutte le emozioni del monomarca tricolore giunto all'edizione numero 11
Gara 2 della Carrera Cup Italia al Mugello ha fatto letteralmente "esplodere" la lotta per il titolo. Partito bene allo start ma poi finito sui coni che delimitano la pista con danni a splitter anteriore e radiatore, Riccardo Pera ha cercato in ogni modo di mantenere la posizione su Alessio Rovera, che nel frattempo gli era piombato subito alle spalle.
Con la vettura danneggiata il leader della serie, forse pagando a quel punto un eccesso di nervosismo dovuto anche al fatto che per la prima volta in stagione avrebbe potuto perdere punti davvero pesanti sul rivale varesino dopo aver già dovuto difendersi in gara 1, ha mantenuto una condotta sempre aggressiva, anche dopo che gli era stata esposta la bandiera bianconera.
Qualcosa che non si era mai visto in precedenza. Niente a che vedere neppure con la prima gara 2017 a Imola, quando la sua splendida difesa su Rovera era stata sì decisa, ma senza eccessi né contatti rischiosi, e soprattutto redditizia fino in fondo. Perché francamente veder sfilare pure da diversi gentlemen i migliori due della classifica con quella facilità non è stato esattamente uno spettacolo edificante sotto il profilo più prettamente “tecnico”.
Il rookie di Ebimotors – Centro Porsche Verona, per il quale è opportuno ricordare pure i 18 anni da poco compiuti e quindi anche il fatto che a certi livelli non è sempre facile gestire le tensioni naturali di una battaglia sportiva così ravvicinata senza un ampio background di esperienze, pagherà questa condotta con la penalizzazione di 10 posizioni sulla griglia di partenza della prossima gara.
Per sua fortuna sarà gara 1 a Monza, dove i sorpassi non sono certo proibitivi e dove per le due corse conclusive del 21 e 22 ottobre (ecco, forse la lotta è “esplosa” almeno una gara prima del dovuto) Pera arriverà con 13 punti di vantaggio sul portacolori Tsunami RT – Centro Porsche Padova.
Dal canto suo, Rovera al Mugello è apparso “spiazzato” di fronte alle manovre del capoclassifica toscano. E non l'ha presa bene. Nonostante tutto, alla fine lo score finale del suo weekend al Mugello recita +9 rispetto al rivale. Potrebbe non bastare per Monza questo bottino recuperato mantenendo sempre sangue freddo, per alcuni fin troppo durante il duello con Pera, ma magari, anche alla luce dei 25 secondi di penalizzazione poi presi per il non rispetto dell'esatta procedura prima della partenza, la calma in quei concitati frangenti potrebbe anche averlo ben consigliato.
Insomma, forse proprio il mantenimento dei nervi saldi, che spesso è il passaggio decisivo per laurearsi campione, sarà per i due la chiave dell'ultimo round. Più dell'adrenalina, più dell'ambizione di vincere, più del calcolo matematico. E, più degli stessi nervi saldi, conterà dare tutto ma sempre nel rispetto dell'avversario. Perché quasi sempre nello sport sono questi due aspetti insieme il reale metro del livello di serenità che ognuno prova quando è in pace con se stesso.
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