Carrera Cup Italia, Pera sulla debacle di Monza: "Maledetta Parabolica"
Tutta la delusione del rookie di Ebimotors, che proprio all'ultima gara deve accontentarsi del secondo posto in campionato dopo aver sofferto l'ultima curva del circuito brianzolo per tutto il weekend
Carrera Cup Italia 2017
Tutte le emozioni del monomarca tricolore giunto all'edizione numero 11
La voglia di parlare è poca dopo le lacrime versate in Parabolica per quel titolo della Carrera Cup Italia sfuggito proprio all'ultima gara di Monza mentre era ancora virtualmente in vetta alla classifica. Invece quel terzo posto in ogni caso dal passo stranamente "lento" per Riccardo Pera si è improvvisamente trasformato in un ritiro.
Quel testacoda all'ultima curva del quarto giro con successiva toccata dell'incolpevole Francesca Linossi, che stava sopraggiungendo, ha messo la parola fine sulle speranze del rookie toscano, comunque autore di una stagione vissuta costantemente al vertice.
Forse è anche questo che ferisce di più. Gli è mancato soltanto il gran finale, ma è proprio ciò che più conta. E dire che all'inizio di gara 2 sembrava che tutto stesse girando per il verso giusto, con Pera già secondo dopo la prima curva e il rivale e neo-campione Alessio Rovera invece partito male e soltanto sesto.
Ma con la Parabolica il 18enne di Ebimotors non aveva ancora fatto del tutto i conti dopo esservi finito in testacoda già nelle libere venerdì e un ulteriore brivido in qualifica. La grande delusione non se ne andrà facilmente così presto: "Era una gara un po' difficile - ha spiegato Pera nel paddock -. Non riuscivo a tenere il passo degli altri (ancora un po' oscuro il motivo, Ebimotors controllerà le telemetrie, ndr). Secondo me le posizioni davanti si sarebbero invertite (cioè Rovera avrebbe passato Drudi, ndr), la vedevo dura vincere il campionato anche restando terzi". Invece in Parabolica che cosa è successo? Una cosa tipo venerdì? "Sì, sì. Quella curva lì è maledetta. Facevo un po' fatica sinceramente. E (la macchina, ndr) mi è scappata lì e non sono riuscito più a riprenderla, poi andando in marcia indietro è arrivata Linossi, mi ha centrato, ma è incolpevole”.
E quelle lacrime sono state amare: "Un po' brucia. Sinceramente credo di aver dimostrato durante l'anno, anche con tanti sorpassi, di essere comunque un pilota aggressivo, a differenza di altri, poi è andata a finire in maniera diversa, queste sono le corse...". Il futuro, avevi già qualche opzione in testa? "Eh non lo so, ancora non lo so, adesso mi devo riprendere, poi vediamo più avanti".
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