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Carrera Cup Italia, Mugello: Pellegrinelli emerge dal caos di gara 2

Prima vittoria per il bergamasco di Bonaldi Motorsport dopo le penalizzazioni per irregolarità in griglia di Quaresmini (retrocesso 2°), Fulgenzi (3°) e Jacoma (4°), che vince in Michelin Cup. Pera out e Rovera solo 7°

Simone Pellegrinelli, Bonaldi Motorsport

Simone Pellegrinelli, Bonaldi Motorsport

Carrera Cup Italia 2017

Tutte le emozioni del monomarca tricolore giunto all'edizione numero 11

Colpi di scena e contatti a non finire nella gara 2, interrotta e ripartita dopo mezzora e disputata su asfalto molto umido, del sesto round della Carrera Cup Italia al Mugello. Nella corsa più nervosa e dura dell'anno alla fine è emerso Simone Pellegrinelli, che sul podio gioisce per la prima vittoria nel prestigioso monomarca. l'alfiere di Bonaldi Motorsport aveva in realtà concluso quarto al traguardo (ma in realtà terzo nella successiva somma dei tempi), ma tutti i piloti che lo hanno preceduto, Gianmarco Quaresmini (Dinamic Motorsport), Enrico Fulgenzi (Ghinzani Arco Motorsport) e Ivan Jacoma, sono stati penalizzati nel post gara di 25 secondi per non aver rispettato il cartello dei 5 minuti sulla griglia di partenza prima dello start e quindi aver violato la procedura che vieta di lavorare sulle vetture dopo quel cartello.

Nella nuova classifica, arrivata per somma dei tempi e considerando tutte le penalty, Pellegrinelli ha pcosì preceduto Quaresmini, Fulgenzi, che ha completato il podio, Francesca Linossi (quarta), Jacoma, che nella somma dei tempi era comunque quarto (e non terzo) ma poi con il quinto posto ha in ogni caso vinto in Michelin Cup, Hans-Peter Koller e, solo settimo, Alessio Rovera dopo un'incredibile gara sempre in bagarre rusticana con il rivale per il titolo Riccardo Pera (Ebimotors), che ha cercato di tenerlo sempre alle sue spalle dopo i guai al primo via. Rovera, come anche gli altri due portacolori di Tsunami RT Lino e Carlo Curti, è stato penalizzato di 25 secondi come i primi tre per lo stesso motivo, perdendo il quinto posto conquistato al traguardo.

La cronaca

Ma torniamo all'inizio di questa infinita gara 2 per mettere ordine. Pera ha un ottimo spunto dalla terza casella della griglia e va in testa bruciando Pellegrinelli e Linossi, che partiva dalla pole. Il driver toscano, però, sul rettilineo è andato troppo all'interno e ha superato i limiti della pista (e per questo si era beccato una penalty di 5 secondi, poi risultata inutile perché costretto al ritiro più avanti). Così facendo ha preso i coni che delimitano lo stesso tracciato, che gli hanno rovinato lo splitter anteriore della 911 GT3 Cup di Ebimotors, che ha poi evidenziato anche una perdita del liquido dal radiatore.

Con la vettura danneggiata Pera le ha provate tutte per rimanere in testa alla gara, ma soprattutto per cercare di non farsi passare dal diretto rivale Rovera, marcandolo in pratica per tutti i primi sei giri di corsa, con entrambi che continuavano a perdere posizioni. per questo tipo di comportamento tenuto in pista anche dopo l'esposizione di una bandiera bianco-nera, Pera sarà penalizzato di dieci posizioni sulla griglia di gara 1 a Monza (dove si arriva con la sfida per il titolo loro completamente aperta).

Pera è riuscito a completare il primo giro in testa ma alla successiva staccata della San Donato è iniziato il caos con cinque vetture tutte in lotta per la leadership. Dal nugolo l'ha spuntata Fulgenzi, che al secondo giro andava a precedere Quaresmini, Pellegrinelli, Linossi, De Giacomi, Pera, Rovera e Reggiani. Nel frattempo, nelle prime battute di gara Ivan Jacoma è andato in testacoda toccato da De Giacomi (penalizzazione in griglia a Monza pure per il bresciano) riuscendo a riprendere la via della pista a fondo gruppo.

Al passaggio successivo Quaresmini riusciva a infilare Fulgenzi e a involarsi in testa, mentre anche Reggiani passava Pera e Rovera, con quest'ultimo che poi si è lamentato dell'ostruzionismo del rivale, poi sanzionato, appunto, che lo ha praticamente marcato a uomo. Nel frattempo Jacoma iniziava una decisa rimonta che sfruttando le insidiose condizioni del tracciato lo portava a rientrare nella top-10.

La prima safety car è entrata in pista al giro successivo a causa di un contatto fra Livio Selva e Luca Pastorelli, in battaglia per la posizione. Due giri di respiro e al restart Jacoma passa presto Pera e Rovera ancora in battaglia, mentre Pellegrinelli passa Fulgenzi arrivato lungo nel tentativo di attaccare Quaresmini. Nel duello tra De Giacomi e Reggiani succede invece il patatrack.

All'uscita della San Donato i due si agganciano, la vettura di De Giacomi sembra perdere direzionalità e porta contro il muro di gomme quella di Reggiani, che si ribalta. Nessuna conseguenza per il pilota, ma con entrambi ritirati ci sono da recuperare le vetture. Impossibile farlo in breve tempo e con gli altri a girare e dunque la direzione gara ha esposto la bandiera rossa con ancora 11 minuti e 55 secondi più un giro da percorrere.

Ma il caos è continuato anche durante lo stop della gara, perché Pera è costretto al ritiro proprio a causa della perdita di liquidi dalla sua vettura e lascia la griglia della ripartenza. Dopo mezz'ora si riparte con la safety car e al restart del giro successivo, Linossi, quarta in quel momento, perde il controllo all'uscita della San Donato e va in testacoda, riprendendo poi, ma lasciando sfilare sia Jacoma sia Rovera e Carlo Curti.

La classifica a quel punto recita Quaresmini, Pellegrinelli, Fulgenzi, Jacoma, Rovera e Carlo Curti, ma Fulgenzi, dopo una bella manovra nel tratto Casanova/Savelli riesce a riprendere la seconda posizione sul driver bergamasco e a suon di giri veloci va a riprendere Quaresmini, con il quale ingaggia uno splendido duello fino al traguardo, dove però è il bresciano a tagliare per primo la linea, con Fulgenzi secondo, Jacoma terzo dopo aver passato Pellegrinelli, che a sua volta ha concluso quarto su Rovera (5°), Carlo Curti, Linossi, settima in rimonta finale, Koller, Piccioli, Lino Curti, Simone Sartori e Walter Ben.

La somma dei tempi fra le due mini-gare e tutte le penalty comminate ha poi rivoluzionato la graduatoria del traguardo, con Pellegrinelli, Quaresmini e Fulgenzi sul podio assoluto nell'ordine e Jacoma comunque vincitore in Michelin Cup davanti ad Hans-Peter Koller e Gianluigi Piccioli, al primo podio nella categoria.

La classifica definitiva di gara 2

POS. Pilota Team Tempo/distacco
01. Simone Pellegrinelli Bonaldi Motorsport 13 giri in 28'28”412 media 143,680 km/h
02. Gianmarco Quaresmini Dinamic Motorsport +12"096
03. Enrico Fulgenzi Ghinzani Arco Motorsport +14"270
04. Francesca Linossi Dinamic Motorsport +21"773
05. Ivan Jacoma Ghinzani Arco Motorsport +30"858
06. Hans-Peter Koller Ghinzani Arco Motorsport +36"753
07. Alessio Rovera Tsunami RT +39"136
08. Gianluigi Piccioli Ghinzani Arco Motorsport +45"419
09. Carlo Curti Tsunami RT +56”401
10. Lino Curti Tsunami RT +1'41"567
11. Simone Sartori Dinamic Motorsport +1'44"906
12. Walter Ben Bonaldi Motorsport +2'05"367
       
Gpv     Fulgenzi in1'53”537 media 166,307 km/h

 

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