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Carrera Cup Italia | Monza: Riccitelli al "vero" esordio!

Dopo l'"assaggio" all'alba di quattro stagioni fa, il 19enne figlio d'arte fabrianese è davvero alla prima volta con la 911 GT3 Cup, il cui nuovo modello sta scoprendo con Ebimotors nel penultimo round 2022: "Un'auto appetibile per i professionisti perché puoi fare la differenza"

Simone Riccitelli, Ebimotors

E' curiosa la storia di Simone Riccitelli, figlio d'arte fabrianese non ancora ventenne, con la Porsche Carrera Cup Italia. Il nuovo alfiere di Ebimotors, che insieme a Delli Guanti sono i rookie new-entry del penultimo round 2022 in corso a Monza, ha esordito in un weekend di gara ieri nelle libere al volante della 911 GT3 Cup di ultima generazione, la "992" dopo una sorta di "mini-test" che disputò all'inizio del 2019 a Imola, in occasione dello shakedown ufficiale del monomarca a Imola.

Riccitelli era in colloquio con il neonato team Promodrive di Gabellini e guidò per alcune tornate una "991 gen.I", quindi neppure la seconda generazione del modello precedente, del tutto "saltata" nella sua particolare trafila, se possiamo chiamarla così: "In quell’occasione - racconta il giovane pilota -, stavo prendendo la superlicenza per poter correre con la Cayman perché dovevo fare il GT4. Avevo 16 anni. Chiamarlo test è utilizzare un parolone. Furono alcuni giri per provare la macchina. Fu un assaggio e basta".

Allora parliamo di oggi. E ieri...

"Oggi è tutto diverso perché nel frattempo ho fatto comunque delle esperienze con le GT4 e vengo dai Prototipi, che è una cosa letteralmente opposta. Ho avuto occasione di provare questa'auto martedì al Mugello. Chiaramente prima volta che la provavo. Un’auto così, senza Abs, non è stato semplicissimo, però ho avuto almeno la fortuna di provarla prima di venire qui a Monza.

E com’è andata in questo primo approccio a un weekend di gara?

“Onestamente il risultato finale delle libere (14esimo a 1"4 dal leader Leo Caglioni, ndr) è ovvio che non mi soddisfi, però diciamo che è un po’ anche dettato dalle circostanze. Il tempo che avevo a 20 minuti dall’inizio, all’esordio, mi poneva settimo a 4 decimi dal primo e non era male. Quindi fin lì era soddisfacente. Da lì in poi sono seguiti dei miei errori, errori di altri, full course yellow, bandiere rosse e quindi da lì in poi non ho più messo insieme un giro. E’ stato un po’ complicato. Abbiamo messo anche una gomma un po’ più fresca per provare il tempo ma non c’è stato modo di riuscirci.”

Però anche questo non fa parte del fare esperienza in un contesto e su un’auto del genere?

“Assolutamente. L’ideale era fare una sessione pulita, lineare, però gli ostacoli sono qui per essere superati. Fa parte del percorso!”

Ti sei emozionato?

“E’ sempre una Porsche, ha le sue caratteristiche particolari che la rendono appetibile per un pilota professionista perché comunque puoi fare la differenza, quindi sicuramente c’è l’emozione di guidare una bella macchina, poi chiaramente il mio focus resta sempre quello di far bene, in qualsiasi condizione e con qualsiasi auto.”

Questo è anche un assaggio con vista sul 2023?

“Ancora è presto per fare delle ipotesi sull’anno prossimo. La Carrera Cup è un campionato a livello nazionale molto ambizioso, c’è una bella griglia con bei piloti, tanti giovani, quindi potrebbe essere un’opzione.”

E tra due settimane sarai anche all’ultima del Mugello?

“Ci stiamo lavorando.”

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