Carrera Cup Italia | Misano, l'equilibrismo e quei magnifici tre...
Cerqui, un velocissimo Amati e Quaresmini scavano il primo mini-solco con gli inseguitori, mentre Bertonelli resiste con una gara 2 con il coltello fra i denti, Malucelli "illumina" la notte, Lorenzo esulta e anche nelle altre categoria le sfide restano sul filo dell'equilibrio.
Foto di: Getty Images
Ci vuole un po' di sano "equilibrismo" per ripensare al weekend che la Porsche Carrera Cup Italia ha da poco concluso al Misano World Circuit. Si è andati dalla notte al giorno e poi viceversa. Dal dominio degli under a quello dei più esperti. Dalle occasioni perse (Bertonelli in gara 1, Fontana e Masters in gara 2), a quelle colte (Cerqui e Quaresmini sono due orologi svizzeri quando serve, Lorenzo ok con i primi punti), a quelle ritrovate (Amati pole-gara1 no-gara2 super) e a quelle "riperse" (Malucelli gara2 super-gara 1 no).
Insomma, un'alternanza che ha messo tanto pepe al monomarca di Porsche Italia, che ancora con numeri elevatissimi, 36 iscritti ma anche un paddock e un'hospitality sempre più piene di appassionati, approderà al Mugello fra un mese e mezzo per il giro di boa con ancora tante storie da (ri)scrivere.
Perché l'equilibrio non è solo evidente, è ormai quasi un modo di essere, anche nelle altre categorie, tutte apertissime. Un equilibrio che è più un "equilibrismo", appunto. Chi sarà più bravo a mantenere i nervi saldi quando il filo oscillerà e meglio parare gli alti e i bassi troverà un vantaggio.
Non è un caso che Cerqui e Quaresmini quest'anno non hanno ancora vinto una gara ma sono primo e terzo in una classifica cortissima dove si è inserito un'Amati spettacolare nel round di casa, ormai maturo per provare a giocarsi il titolo con i rivali più esperti.
In lizza, un po' nella "terra di mezzo" in classifica tra quei "magnifici tre" e gli altri inseguitori, che hanno ancora tutto il tempo di chiudere il gap, c'è anche Bertonelli, che forse con Fulgenzi è quello che più ha da rammaricarsi per come sono andate alcune cose in riva all'Adriatico, dove era approdato da leader e ora si ritrova quarto a 17 punti.
Diciassette punti che nel regno dell'equilibrismo sono tanti e niente e che infatti, in generale vale per molti, andranno valutati meglio soltanto dopo il Mugello. Pure per quanto riguarda i progressi mostrati da Jorge Lorenzo, felicissimo per i primi punti conquistati con il Team Q8 Hi Perform, e Michelin Cup e Silver Cup, le cui classifiche sono ravvicinate e, anzi, la varietà è ulteriormente aumentata.
Di rientro da Misano, di seguito i numeri attuali dopo due round:
Assoluta: 1. Cerqui 79 punti; 2. Amati 76; 3. Quaresmini 73; 4. Bertonelli 62; 5. Levorato 51; 6. Fulgenzi 46; 7. Malucelli 35; 8. Festante e Laurini 34; 10. Masters 33.
Michelin Cup: 1. De Giacomi 52 punti; 2. De Amicis 45; 3. Cassarà 32; 4. Gnemmi 30; 7. Randazzo 25.
Silver Cup: 1. Venerosi e Rovida 29 punti; 2. Scannicchio 27; 4. Donzelli 21; 5. Peroni 16; 6. Parisini 5.
Team: 1. Ghinzani Arco Motorsport 152 punti; 2. Ombra Racing 104; 3. BeDriver 59; 4. Dinamic Motorsport 56; 5. Tsunami RT 54.
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