Carrera Cup Italia, Misano: botta e risposta con Paolo De Conto
Il bi-campione del mondo karting ci introduce nel suo esordio assoluto nell'automobilismo dopo le prove disputate sulla 911 GT3 Cup del team Promodrive iscritta in Silver Cup: "Non volevo più scendere dall'auto!"
Foto di: Alex Galli
Nel paddock del secondo round della Carrera Cup Italia c'è il volto nuovo, anzi, nuovissimo di Paolo De Conto. Il due volte campione del mondo karting è all'esordio assoluto nell'automobilismo. Un impegno non certamente semplice in uno dei monomarca più agguerriti e prestigiosi, su una vettura performante come la 991 GT3 Cup gen.I e in una Misano che sta pure vivendo tutti i capricci del meteo possibili (sole e pioggia continuano ad andare e venire tuttora, a pochi minuti da gara 1).
De Conto affianca un pilota piuttosto esperto come il modenese Nicola Pastorelli, che ha conquistato la pole position di Silver Cup, nell'equipaggio che condivide la vettura di Promodrive, team a sua volta all'esordio nella serie tricolore di Porsche Italia.
Tutto è stato piuttosto "veloce" per il 27enne kartista, che Motorsport.com ha incrociato altrettanto "velocemente" nel paddock tra un impegno e l'altro tra sessioni in pista, fotografiche e di briefing.
Paolo, come è nata questa prima esperienza nell'automobilismo?
“L’occasione è nata dal fatto che sono uno dei piloti protagonisti di ‘Race! Il prossimo pilota’, il talent di Sky parallelo alla Carrera Cup Italia. Ho avuto questa grande opportunità di esordire ed eccomi qui."
Come sono andati i primi "assaggi" di pista?
“Nelle libere ho effettuato otto giri giusto per prendere la licenza, in qualifica ho invece girato con gomme rain e basta, ancora più divertente!”
Come ti sei trovato?
“Finora è stato stupendo, mi sono divertito come un bambino. Addirittura ho chiesto di poter fare qualche giro in più perché non volevo più scendere! Avrei anche voluto prendere di più la mano, fare chilometri, ma chiaramente il team mi ha detto di rientrare perché del resto il mio l’avevo fatto e va benissimo così”
Che cosa ti ha più impegnato nel salire per la prima volta su un’auto da corsa?
“Il peso, le dimensioni e l’ingombro sono del tutto diversi rispetto al karting. Sono abituato a essere esposto all’aria, a ‘essere dove sono’. Qui è stato tutto nuovo, pista compresa, che è molto più grande! Poi anche i cordoli, le velocità elevate... E poi c’è da stare anche attenti agli altri. La prima cosa che ho cercato è dunque quella di capire la ‘dimensione’ generale, non ho guardato altro. Ho solo puntato a prendere il patentino e poi ora vedremo in gara.”
Che cosa hai fatto per prima in preparazione a questo esordio?
“Innanzitutto ho guardato dei video di camera car e ho cercato un simulatore per girarci un po’ su, anche per avere un’idea di come girasse la pista. Anche se poi il virtuale è una cosa e guidare in pista del tutto un’altra!”
Ti ritroveremo nei prossimi impegni?
“Mi auguro di sì, anche perché è un’evoluzione ‘naturale’ passare dal kart all’automobilismo, ma ci sono dei dettagli da mettere insieme.”
E nel karting dove sei impegnato quest’anno?
“Sono reduce da una poco fortunata gara di campionato europeo la settimana scorsa. Per quest’anno continuerò gli impegni sia nella serie continentale sia in quella iridata.”
Prima che tu vincessi i tuoi mondiali nel 2016 e nel 2017 hai gareggiato anche con Max Verstappen...
“Sì, nel 2013. Era un fenomeno. Lui e Charles Leclerc si era capito all’istante che sarebbero finiti in F1, dove meritano di stare...”
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