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Carrera Cup Italia, Le Castellet: la rivincita di Iaquinta

Mentre a Le Castellet ha iniziato a piovere, l'alfiere Ombra Racing si gode il grande secondo posto colto in gara 1 dietro a Rovera dopo aver corso con grande acume tattico e anche strategia "agonistica"

Simone Iaquinta, Ombra Racing
Simone Iaquinta, Ombra Racing, prende la bandiera a scacchi
Simone Iaquinta, Ombra Racing
Simone Iaquinta, Ombra Racing
Simone Iaquinta, Ombra Racing
Dettaglio della 911 GT3 Cup di Tommaso Mosca, Tsunami RT
Simone iaquinta, Ombra Racing

Mentre a Le Castellet è arrivata l'attesa pioggia e il paddock della Carrera Cup Italia, ancora semideserto, attende la gara 2 del secondo round (ore 16.30, diretta tv su Italia 2), Simone Iaquinta si può ancora godere il grande secondo posto colto sabato in gara 1 alle spalle di Alessio Rovera grazie al quale anche il monomarca tricolore di Porsche Italia ha ritrovato un protagonista.

Il 27enne pilota di Ombra Racing - Centro Porsche Catania doveva riscattare le due penalty comminategli a Imola (dovute a due contatti in cui aveva comunque mostrato più irruenza che scorrettezza) ed è andato olte le aspettative. In primis con una qualifica positiva (quinto) su un circuito mai visto prima.

Poi con una condotta di gara che lui stesso definisce "molto tecnica". Perché ha dovuto controllare i propri istinti di pilota quando si vedeva anche da fuori abitacolo che ne aveva di più di Quaresmini, che lo precedeva, perché ha dovuto mettere in mostra il meglio di un repertorio di guida in pista (buona partenza, controllo della situazione, sorpasso, tempo sul giro in gara) e perché strategicamente team e pilota sono stati praticamente perfetti.

A fine gara 2 Simone era contentissimo e sfoggiava un sorriso ancor più largo di quanto già non mostri anche quando le cose non vanno proprio nel migliore dei modi: "E' stata una gara molto tecnica - ha esordito Iaquinta - e l'ho dovuta gstire a livello mentale e di guida. Quello del Paul Ricard è un asflato molto abrasivo ma il team mi ha dato una vettura perfetta, tanto è vero che quando alla fine sono riuscito a passare Quaresmini ho fatto il giro veloce all'ultimo giro. Semplicemente ne avevo. Nei giri precedenti (quando Quaresmini era già un po' in crisi, ndr) mi ero trattenuto molto perché ero un po' sotto l'occhio del ciclone dopo Imola e quindi non ho voluto rischiare. Ho cercato di superare solo quando ho avuto la possibilità migliore e ci sono riuscito. E sono più che contento così, ho pure portato a casa 16 punti. Ci pensavo anche mentre guidavo...".

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