Carrera Cup Italia | Imola: Braschi riporta in auge Mameli in gara 2
Primo centro assoluto per il cattolichino di Dinamic Motorsport nel monomarca tricolore e prima vittoria di un italiano nel 2024. Gara difficile e bagnata con Klein penalizzato e soltanto settimo, Masters di nuovo secondo e Gray al primo podio. E anche Brusa rompe il ghiaccio in Michelin Cup.
Francesco Braschi - Dinamic Motorsport
Foto di: Getty Images
C'è un nuovo vincitore nell'albo d'oro delle corse di Carrera Cup Italia: è Francesco Braschi, 19 anni da Cattolica e 911 GT3 Cup del team Dinamic Motorsport. Il suo primo successo nel monomarca di Porsche Italia è bagnato dalla leggera pioggia caduta inizialmente e poi a tratti durante l'intera gara 2 del quarto round stagionale, che oltre a riportare un italiano sul gradino più alto del podio (non accadava dall'ottobre scorso: Simone Iaquinta proprio a Imola) ha confermato Keagan Masters al secondo posto come sabato in gara 1 e segnato altre due prime volte di rilievo.
Cioè quella sul terzo gradino del podio di Oliver Gray, giovane driver di Woking per la sua prima stagione in GT, e quella che segna anche la prima vittoria in Michelin Cup per Cesare Brusa.
Andando con ordine di una corsa insidiosissima e ancora una volta combattutissima, al via tutti si schierano con Michelin rain a parte Flavio Olivieri (Raptor Engineering) e Alex De Giacomi (Tsunami RT), che partendo dalle retrovie azzardano la carta delle slick.
In pole c'è Lirim Zendeli, ma il driver di Ombra Racing resiste al comando soltanto un giro, superato in sequenza prima da Marvin Klein e quindi da Braschi e Masters fino a concludere soltanto sesto nelle numerose bagarre vissute con i contendenti della top-5.
Klein, vincitore ieri, si è portato in testa superando il rivale tedesco al secondo passaggio e in mano aveva la grande opportunità di fare doppietta e accorciare di nuovo sensibilmente il gap dall'assente capoclassifica Larry Ten Voorde.
Pur tallonato da un velocissimo Braschi, il francese di Target Competition è riuscito a mantenere il comando ma non ha gestito al meglio le fasi di ripartenza dalle varie safety car (in tutto tre più una full course yellow finale) impiegate dalla direzione gara per recuperare alcune vetture finite nella ghiaia.
Due infrazioni in fase di ripartenza gli sono così costati 5+5 secondi di penalità che da primo a tagliare il traguardo lo hanno classificato soltanto settimo alle spalle proprio di Zendeli.
Braschi a quel punto è il primo vincitore italiano della stagione e sul podio celebra il risultato che gli ha anche permesso di vincere fra i Rookie insieme a Masters e Gray. Il portacolori del Team Q8 HI Perform scattava terzo al via ma è stato bruciato da Braschi al primo giro, riuscendo poi a mantenersi alle sue spalle nonostante i continui attacchi di Alberto Cerqui e tutto il filotto di piloti a caccia del podio, dal rimontante Sam Jongejan (Fulgenzi Racing) poi giratosi nella ghiaia del Tamburello, allo stesso Gray, da appunto Cerqui a iaquinta, Zendeli e Bayley Hall.
Con Masters terzo e quindi poi "promosso" secondo, rimaneva l'ultimo gradino del podio da assegnare e nelle varie battaglie tra ripartenze e ultimi giri ad agguantarlo è appunto Gray, che con Ombra Racing emerge dal gruppo e completa al meglio un weekend un po' a fasi alterne ma senza dubbio ad alta competitività.
Sul traguardo, il 19enne driver britannico ha preceduto Simone Iaquinta, buon quarto dopo il podio di ieri e sempre con il coltello fra i denti al volante della 911 GT3 Cup di Prima Ghinzani, e un pimpante Bayley Hall. Il giovane australiano, altro rappresentante anche dello Scholarship Programme, alla fine centra la top-5 ed è il primo alfiere di BeDriver al traguardo dopo che al penultimo giro Cerqui finisce largo alle Acque Minerali e deve accontentarsi del decimo posto.
Dietro a Zendeli sesto e Klein settimo e davanti al bresciano, la top-10 è infine completata dalle rimonte del rookie Daniel Gregor (The Driving Experiences) e dal bi-campione Gianmarco Quaresmini (Tsunami RT), rispettivamente ottavo e nono alla bandiera a scacchi.
Un posto in top-10 e forse anche qualcosa di più era alla portata anche di Olivieri. Il 17enne driver di Raptor Engineering come accennato ha azzardato le slick in partenza e dopo pochi giri, con la pista che andava lentamente asciugandosi, ha iniziato a girare più veloce di tutti (suo il "best lap" infatti, il 9° in 1'54"316.
Ma la pioggia, seppure leggera, ha ripreso qua e là a cadere lungo la pista e il cordolo della Rivazza 1 è stato fatale per le ambizioni del rookie romano, finito in testacoda con coinvolgimento di vari e sfortunati protagonisti come tra gli altri Pietro Armanni e i nuovo Miguel Paludo e Cosimo Papi, costretti allo stop come lo stesso Olivieri.
In Michelin Cup l'outsider su gomme da asciutto era invece De Giacomi, ma anche il portacolori di Tsunami RT, pure lui in risalita, è incappato in un testacoda che al traguardo lo ha rilegato in sesta posizione, proprio nella gara che saluta la prima vittoria di Cesare Brusa, autore anche della pole di categoria.
Alle sue spalle è risalito bene Francesco Fenici (Raptor Engineering), che con il secondo posto odierno torna al comando in una classifica sempre più agguerrita e sul podio precede il rivale diretto Alberto De Amicis (Ebimotors), vinvitore ieri e che a sua volta conclude davanti al compagno di squadra Paolo Gnemmi (quarto) e il romeno di Villorba Corse Horia-Traian Chirigut, che in gara 2 aggiunge la top-5 al primo podio centrato in gara 1.
La Carrera Cup Italia tornerà in azione sull'Autodromo di Vallelunga fra due settimane nel weekend del 22 settembre per il penultimo e già attesissimo round stagionale prima del gran finale di Monza in ottobre.
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