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Carrera Cup Italia, Imola: alla scoperta di Emil Skaras

Il rookie svedese di Ombra Racing è un volto nuovo nell'automobilismo e nel monomarca di Porsche Italia, dove punta in alto, ma a lungo termine, dopo il primo podio conquistato a Misano nel precedente round: "Un altro qui a Imola? E' possibile..."

Emil Skaras, Ombra Racing

Foto di: Getty Images

Emil Skaras, Ombra Racing
Emil Skaras, Ombra Racing
Stefano Monaco, Dinamic Motorsport e Emil Skaras, Ombra Racing
Emil Skaras, Ombra Racing
Emil Skaras, Ombra Racing, Giovanni Altoè, Raptor Engineering
Emil Skaras, Ombra Racing

Arriva da Vasteras Emil Skaras, realtà industriale di 137mila abitanti a 100 chilometri da Stoccolma. Naturalmente biondo, è un ragazzo che appare piuttosto riservato ma che sa andare fortissimo. Nel kart, mondo dal quale proviene, e anche in macchina. Il 22enne pilota svedese è entrato a far parte dello Scholarship Programme della Porsche Carrera Cup Italia insieme ai compagni di squadra in Ombra Racing Aldo Festante e Leonardo Caglioni. Tutti pienamente sostenuti dalla compagine bergamasca, che su di loro di fatto ha puntato una bella fetta di futuro nell'automobilismo.

Fino all'anno scorso il 22enne rookie svedese è stato pilota ufficiale Energy nel karting, dove in KZ2 ha vinto il Campionato Europeo ed è arrivato terzo nel Mondiale e ha debuttato nell'automobilismo proprio nel 2019. Lo racconta il suo stesso manager, Alberto Tonti: "Di fatto è stata un'annata di transizione. Ha avuto un approccio a inizio stagione con il F.4 in Asia, ma ha fatto solo una gara, ma quando ci siamo conosciuti ho cercato di spiegargli che il percorso migliore sarebbe stato senza dubbio il Gran Turismo. Ha disputato tre gare nell'Italiano GT Sprint e quest'anno abbiamo iniziato un percorso ben preciso".

Quasi un mese fa, a Misano, in gara 2 Skaras è riuscito a conquistare il suo primo podio nella serie tricolore di Porsche Italia. Tra gli under di quest'anno finora è l'unico a esserci riuscito, escludendo Stefano Monaco (in Carrera Cup Italia già nel 2019). Naturalmente, anche per il passato kartistico, Skaras conosce bene l'Italia e al momento è tra l'altro seguito da Diego Bertonelli, vicecampione 2019, che gli sta facendo da coach driver: "A Misano è andato molto bene, qui a Imola è la pista più complicata della stagione - dice del giovane svedese il pilota toscano -; lui sa dove sbaglia, è molto autocritico e questo mi piace di lui. E' molto concentrato su quello che fa e riesce a capire la 911 GT3 Cup anche se ancora non la conosce molto bene".

E' quindi lo stesso Skaras a raccontare questo suo inizio di primo anno nel monomarca Porsche: "Nelle prime due tappe abbiamo fatto dei notevoli miglioramenti ed entrambe le gare di Misano sono andate molto bene, soprattutto per la velocità mostrata. Qui a Imola le qualifiche sono state ok: PQ1 abbastanza bene, PQ2 non così bene, ma nel complesso ok appunto. Ho ancora molto da imparare e mi sto trovando sempre meglio".

E' anche la tua prima volta qui a Imola...

"Confermo. Ed è una pista difficile."

Perché è così difficile?

"Devi abituarti ad affrontare le chicane veloci dove si prendono molto i cordoli. Devi imparare a prenderli nella giusta maniera, soprattutto quando giri con gomma nuova. Proprio con gomma nuova ho ancora alcuni aspetti in cui devo migliorare, mentre con le usate siamo sempre piuttosto competitivi."

Perché hai scelto proprio la Carrera Cup Italia?

"Ero interessato a competere ad alto livello con la Carrera Cup. Quella italiana è una delle più competitive e credo sia un'ottima scuola per il futuro della mia carriera."

Ecco, stai imparando anche attraverso lo Scholarship programme di Porsche Italia: raccontaci questo progetto e come stai interagendo con gli altri giovani rivali/amici.

"Siamo un gruppo di piloti/amici che ogni weekend condividono i propri pensieri riguardo a quanto facciamo in pista. Il nostro preparatore fisico e i nostri coach ci aiutano molto nel migliorare sessione dopo sessione. E' divertente ed è un'ottima attività per migliorare le performance in relazione alle corse."

Sotto quale aspetto senti che ti sta più sostenendo?

"E' d'aiuto più o meno in tutto. Come prepararti per la gara nella giusta maniera o come magari commettere meno errori grazie ai rilievi degli altri."

Il tuo è un programma a lungo termine?

"Questo è solo il primo passo di un programma tale. Il mio obiettivo è diventare un pilota professionista, un pilota ufficiale."

E allora qual è il tuo target stagionale?

"Migliorare quanto più possibile. Questa al momento è soltanto la mia terza gara quindi finora è stato per lo più imparare. Credo però che nelle prossime tre garel'obiettivo sia quello di trovarmi costantemente almeno tra i primi 5-6."

E qui a Imola?

"Innanzitutto quello di fare una buona gara e arrivare nei primi 6 per sfruttare la griglia rovesciata in gara 2. Se ci riusciamo possiamo fare un'ottima gara 2."

Che cosa è cambiato dal Mugello a Misano, dove hai lottato costantemente nella top-.5 e hai conquistato il tuo primo podio in gara2, anche se favorito da un paio di penalty post-gara.

"Sono arrivato al Mugello con davvero poca preparazione, un giorno e mezzo di test, quindi era un po' come un allenamento per me. Quando invece sono arrivato a Misano avevo un po' più di esperienza e i risultati, sì, credo abbiano iniziato a diventare abbastanza buoni."

Quindi quando credi che potrai di nuovo festeggiare un podio ma stavolta salendoci davvero?

"Spero questo weekend (ride, ndr)! Se in gara facciamo tutto quanto previsto secondo i piani, di solito, rispetto agli altri, sento di avere un passo sempre molto buono. Quindi se disputiamo una buona gara 1 possiamo salire sul podio in gara 2."

Hai parlato della seconda parte di stagione, dove pensi di poter essere più competitivo: al Mugello ci hai corso in luglio, ma conosci Vallelunga e Monza?

"Sì. Ho corso a Vallelunga lo scorso anno e le prestazioni erano state piuttosto positive. A Monza sono invece stato per un test ed era stata una buona giornata. Credo che le prossime piste siano piuttosto buone per me."

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