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Carrera Cup Italia, Iaquinta e la ghiaia del Mugello: "Non è successo niente"

Il campione in carica racconta la sessione di libere che ha dominato in apertura del penultimo round del monomarca di Porsche Italia, che entra nella fase decisiva già con qualche brivido e un fine settimana più "tecnico" del previsto non solo per "colpa" delle previsioni meteo.

Simone Iaquinta, Ghinzani Arco Motorsport

Simone Iaquinta, Ghinzani Arco Motorsport

Getty Images

E' iniziato subito "forte" il weekend del Mugello per Simone Iaquinta in Carrera Cup Italia. Al top nelle libere e in ghiaia alla curva 3 poco dopo metà sessione per poi riprendere come nulla fosse. Una sessione che il campione in carica ha di fatto comandato dall'inizio alla fine e che, a parte quel brivido, lo fa ben sperare in vista della qualifica di sabato mattina.

Anche se forse pioverà, anche se pure gli altri le proprie prove e strategie le hanno testate in questo venerdì nuvoloso, ma ancora asciutto, preludio del penultimo doppio round del monomarca di Porsche Italia.

Un bel segnale da inviare ai diretti rivali per il titolo, in particolare a Gianmarco Quaresmini, che al momento è 5 punti avanti al driver di Ghinzani Arco Motorsport. E il Mugello, che sembra uguale ma in realtà è un po' diverso da quello affrontato in luglio a causa degli accorgimenti portati dalla Formula 1, sembra lo scenario "tecnico" ideale e il più probante per inaugurare questo rush finale di campionato che si annuncia emozionante come da tradizione o forse più. Chissà.

"L'uscita di oggi? - attacca Iaquinta nel post-libere -, non è successo niente. Sono andato con le ruote posteriori in ghiaia, ma alla fine non ha inciso sul turno. Il tempo che mi hanno rimesso in pista ho rimesso in moto e sono tornato ai box."

Non è usuale vedere il driver calabrese uscire immediatamente dai box all'inizio di un turno di libere (in genere è uno di quelli che attende di più) e comandarlo dall'inizio alla fine tra pit-stop, prove di messa a punto varie e tempi da paura, come l'1'50"1 stampato con gomme nuove o seminuove: "Sì, avevo delle gomme abbastanza fresche, non proprio nuove - dice sibillino Iaquinta -; mi hanno permesso di fare quel tempo".

Pur se magari nelle prove ufficiali, in caso di pioggia, non servirà granché: "Indipendentemente dal fatto che pioverà o no ci tenevo a prepararmi per la qualifica e dovevamo lavorare sull'assetto. Siamo stati anche un po' estremi, io dovevo provare e capire delle cose e il team mi è venuto incontro".

Di fatto Iaquinta ha utilizzato le libere come un vero e proprio test, magari cercando anche di mettere pressione ai rivali per il titolo (attenzione pure a David Fumanelli, che non è ancora tagliato fuori) e portando la contesa su un piano sempre più "tecnico". Molto dipenderà dalle condizioni meteo che i contendenti troveranno in qualifica e poi anche in gara, ma il tentativo di risposta dei rivali, gente esperta come lui, non tarderà ad arrivare: oggi è stato solo l'inizio...

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