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Carrera Cup Italia, Grosso continua a progredire: "Il percorso è quello giusto"

Corre con licenza svizzera ma è italiano a tutti gli effetti: il rookie di Ghinzani Arco Motorsport racconta la sua prima esperienza sulla 911 GT3 Cup e nella serie tricolore dopo essere stato protagonista nella qualifica del Mugello.

Mickael Grosso, Ghinzani Arco Motorsport

Alex Galli

Mickael Grosso, Ghinzani Arco Motorsport
Mickael Grosso e Federico Reggiani, Ghinzani Arco Motorsport
Mickael Grosso, Ghinzani Arco Motorsport
Mickael Grosso, Ghinzani Arco Motorsport
Mickael Grosso, Ghinzani Arco Motorsport
Mickael Grosso, Ghinzani Arco Motorsport
Mickael Grosso, Ghinzani Arco Motorsport

Lui corre con licenza svizzera e nel paese elvetico ci vive pure, ma Mickael Grosso è a tutti gli effetti italiano e per metà, da parte di padre, di origine siciliana. Compiuti un mese fa 21 anni, ha intrapreso quasi in punta di piedi la sua avventura nella Carrera Cup Italia 2019 dopo essersi accasato nel team Ghinzani Arco Motorsport - Centri Porsche di Milano.

E' un esordiente assoluto nel monomarca di Porsche Italia e sta seguendo il progetto di coaching dedicato agli under 24, lo Scholarship Programme, nel quale è uno dei giovani che sta mostrando progressi evidenti. Dopo un complicato debutto a Monza, sono arrivati i primi punti a Misano e anche a Imola, nonostante una sbavatura nel posizionamento di partenza lo abbia poi fatto scivolare fuori dalla top-10 in gara 2 per una penalty.

Così, al momento il suo miglior risultato in gara è un nono posto. Ora nel quarto round del Mugello, Grosso è stato autore di una buona qualifica, che gli ha consentito di segnare l'ottavo tempo assoluto in vista della gara 1 di oggi pomeriggio: "Le aspettative erano di arrivare in PQ2 e ce l'abbiamo fatta - racconta il rookie  del team Ghinzani Arco-. La lotta per riuscirci era tiratissima e la virtual safety car alla fine forse ci ha dato una mano, ho tenuto la top-10. Poi ho provato qualcosa con con il set di gomme già utilizzato, visto che avevo montato due set per passare il 'taglio'. Ho commesso un errore al Correntaio ma essere ottavi è già buonissimo."

Quest'anno spesso per te si tratta di circuiti del tutto nuovi.

"Al Mugello avevo già girato con la Formula 4. Ma con la Porsche l'approccio è totalmente diverso. Ho fatto il test della settimana scorsa e ora siamo messi abbastanza bene."

Nelle ultime gare sembra che il tuo percorso di crescita abbia compiuto un'accelerazione: è così?

"A Monza, alla mia quasi prima volta sulla macchina e alla mia prima volta a Monza, è stato molto difficile, ma da Misano sono quasi sempre entrato nella top-10 e ora sto migliorando ancora un po'. Quindi il percorso è positivo."

Quindi quale obiettivo ti sei posto per quest'anno?

"Per fine stagione l'obiettivo sarebbe quello di essere vicino ai primi sei per ritornare il prossimo anno e puntare a essere in lotta lì davanti."

Come stai vivendo questa esperienza?

"Il campionato è già bellissimo, anche con lo Scholarship Programme tutto è davvero curato. La 911 GT3 Cup anche è spettacolare. La sto prendendo un po' come viene viene, ma visto che sta venendo abbastanza bene sono contento! Soprattutto di come sto crescendo all'interno del campionato".

E il rapporto con gli altri under 24 dello Scholarship?

"Si parla in inglese e ci capiamo con tutti! C'è una buona intesa e per il momento non c'è stato alcun problema tra di noi in pista. Dovesse succedere speriamo che non abbia ripercussioni fra di noi, dobbiamo cercare di stare comunque uniti."

Come sono invece i rapporti con il team e con un compagno come Iaquinta?

"Simone mi aiuta ed è un buon riferimento. Un buon 'insegnate'! Nel team poi c'è un ingegnere del calibro di Silvio Campigli, che conosce benissimo la macchina e possiamo sempre contare su un setup che funziona."

Quindi siete pronti anche per gara 1 oggi?

"Certo. L'obiettivo è almeno conservare l'ottavo posto, possibilmente guadagnare qualche posizione..."

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