Carrera Cup Italia, Franciacorta: Amati più forte delle safety car!
Il rookie di Dinamic Motorsport ha gestito al meglio una gara 2 caotica che gli ha restituito certezze e permesso di guardare tutti dall'alto per la seconda volta in stagione, tornando pienamente protagonista del monomarca tricolore in vista di Monza: "Domenica molto complicata, ma è fantastico vincere proprio al Porsche Festival"
Foto di: Getty Images
Ritrova delle certezze, sulle quali probabilmente ha pure lavorato con coach Gianni Morbidelli, Giorgio Amati, vincitore da dominatore della gara 2 del penultimo round della Carrera Cup Italia al Porsche Festival al PEC Franciacorta. Il rookie riminese di Dinamic Motorsport aveva vinto gara 1 a Imola, rompendo il ghiaccio in una stagione dove i progressi messi in mostra erano stati evidenti.
Ora e nel contesto più iconico per Porsche Italia arriva il bis dopo aver gestito una partenza e ben tre ripartenze da safety car: “E’ stata una domenica molto complicata - esordisce il romagnolo classe 1999 -; come al primo via, ogni volta ho dovuto guadagnare del margine di vantaggio sugli inseguitori. Però ho gestito tutto bene, mi sono trovato a mio agio con la macchina, il team ha fatto un lavoro sensazionale ed è fantastico vincere proprio al Porsche Festival. Sono davvero felice”.
La partenza dalla pole position è stta resa possibile dal sesto posto conquistato ieri in gara 1, un piazzamento non così casuale: "La macchina era eccezionale anche in gara 1, ma purtroppo la partenza non è stata delle migliori. Quando mi sono ritrovato in sesta posizione mi sono detto 'ok, questa è la pole di domani'. Sono rimasto lì a tenere tutto sotto controllo".
Un'ottima gestione del weekend dopo qualche "pausa" per un pilota che fino o ha vinto oppure non è salito sul podio, ma generalmente rimanendone un po' lontano: "Non ci sono ancora mezze misure - conclude -; ora penso che quando siamo in difficoltà non bisogna strafare. Se il limite è arrivare quinti bisogna arrivare quinti e non voler fare sempre di più. Ci stiamo lavorando, sappiamo quali sono i nostri punti deboli e ci stiamo migliorando".
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