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Carrera Cup italia, "a spasso" per Misano con Rovera

Il pilota dello Tsunami RT racconta il giro di pista che gli ha permesso di segnare la pole position per la gara 1 di oggi pomeriggio spiega come affronta il tecnico circuito intitolato a Enzo e Dino Ferrari: "Importante tagliare molto i cordoli nei punti chiave, è una pista bellissima!"

Alessio Rovera, Tsunami RT

Alessio Rovera, Tsunami RT

La mappa di Misano
L'hospitality Porsche nel paddock
Alessio Rovera, Tsunami RT
Alessio Rovera, Tsunami RT
La pitlane
Alessio Rovera, Tsunami RT

Alla sua prima pole position nella Carrera Cup Italia, Alessio Rovera attende una gara 1 a questo punto importantissima per l'alfiere dello Tsunami Team - Centro Porsche Padova, quarto in classifica generale e un po' più vicino al leader Riccardo Pera e agli immediati inseguitori Enrico Fulgenzi e Daniele Cazzaniga grazie ai due punti già messi in carniere proprio grazie al miglior tempo delle qualifiche.

Proprio Rovera racconta a Motorsport Italia il giro di pista di Misano in quell'1'30"055 che gli è valso l'exploit che alle 17.45 lo posizionerà davanti a tutti sulla griglia della prima corsa del secondo fine settimana del monomarca Porsche: "Nel giro lanciato si arriva alla prima staccata a destra in quinta marcia e a 220 orari. Si scala in terza introno ai 120 km/h e poi si raccorda con curva 2, che gira a sinistra dando proprio lì un colpo di freno. Da qui si cerca di fare in pieno in accelerazione la successiva curva 3 (160 orari), almeno nel giro della pole con gomme nuove è stato così. Si arriva alla staccata della prima del Rio in quarta a limitatore e da 180 si scende in seconda a 60/70 all'ora. Da lì si raccorda la seconda del Carro parzializzando sul gas e si innesta la terza, si riaccelera e poi si alza leggermente per far girare l'auto nella curva 6 verso sinistra, che si affronta intorno ai 130 km/h e poi mettendo subito la quarta in uscita. Rettifilo fino alla staccata della Quercia, uno dei punti più classici di Misano, dove da 230 orari e quinta si scala in seconda marcia e si cerca di restare all'interno perché presenta un leggero banking. Nuovo allungo, più breve, fino a inserire per pochissimo di nuovo la quinta, cercando di tenere l'auto dritta proprio nell'approccio con la curva 9, dove a 200 orari si frena e poi si cerca di spigolare nel miglior modo possibile per la curva del Tramonto, altra classica del circuito, che si affronta in seconda a 60-70 all'ora. Da qui tutto giù, una parte molto emozionante. Il Curvone si fa sempre in pieno in sesta marcia, a circa 230 km/h, una bella compressione! Raggiunti poi i 250 orari, si inizia a frenare approcciando curva a 12, che piega a sinistra. Quindi si scala dalla sesta in quinta e poco dopo, a circa 145 all'ora, in quarta si cerca di far scorrere l'auto in curva 13 e di mettersi dritti per la successiva curva del Carro. Frenata tosta e impegnativa fino ai 60 all'ora dalla quarta alla seconda. Si torna sul gas per affrontare curva 15 in quarta, dove si alza leggermente il gas (140 orari) e poi, sempre in quarta, si arriva alla Misano, la curva finale a sinistra dove si scala in terza a 130 all'ora. E poi via per un altro giro!".

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