La
Daytona 500 2014, gara di apertura della
NASCAR Sprint Cup, è stata nel segno degli
Earnhardt: dopo la pole position conquistata da
Austin Dillon, che riportava in gara il numero 3 che non correva dai tempi del grande
Dale, ieri notte è stato il figlio di quest'ultimo,
Dale Earnhardt Jr ad ottenere il suo secondo sigillo nella classica della Florida, ritardata da un violentissimo temporale.
Dopo appena 38 tornate, infatti, un temporale si è abbattuto sul mitico triovale, obbligando la direzione gara ad esporre la bandiera rossa e ad interrompere le ostilità per oltre sei ore. La voglia di completare la corsa nella serata di domenica però era davvero tanta e quindi la seconda parte è ripartita regolarmente in serata, sotto alle luci artificiali.
Il portacolori della
Hendrick Motorsports è stato costantemente in vetta alla corsa nelle parte finale, riuscendo a mantenersi davanti a tutti in ognuno dei restart che hanno caratterizzato la corsa. Ma soprattutto è stato molto bravo in quello conclusivo, arrivato a solamente un giro dal termine, nel quale ha approfittato della battaglia che si è formata alle sue spalle per tagliare il traguardo con 92 millesimi di vantaggio su
Denny Hamlin.
Il pilota della
Joe Gibbs Racing e Brad Keselowski hanno quindi impedito in extremis alla
Hendrick Motorsports di piazzare una strepitosa tripletta, con
Jeff Gordon e Jimmie Johnson che hanno completato la top five. Continuando a scorrere la classifica troviamo poi
Ricky Stenhouse Jr, Matt Kenseth ed il poleman
Dillon, risalito nel finale dopo essere stato coinvolto in ben due incident nel corso della gara.
Ricco di protagonisti anche l'elenco dei ritirati, tra i quali figurano
Kevin Harvick, Kyle Busch, Carl Edwards e Reed Sorenson, tutti ko in una maxicarambola, ma anche l'ex campione
Tony Stewart, fermato invece da problemi di motore.
NASCAR Sprint Cup - Daytona 500 - Gara
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