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Jamie McMurray è bastato comandare per appena due giri per portare a casa il suo primo successo nella Daytona 500, regalando così la prima vittoria nella Nascar Sprint Cup alla Earnhardt-Ganassi Racing da quando le due squadre si sono unite. Come detto, il pilota della
Chevrolet si è limitato a mantenersi nelle prime posizioni nei giri finali, conquistandosi il restart in prima fila all'ultima bandiera verde, accanto a Kevin Harvick che sembrava lanciatissimo verso la vittoria, nonostante la doppia bandiera rossa dovuta ad una buca che si era creata alla Curva 2, che ha prolungato la corsa fino ad una durata di oltre sei ore.
All'ultimo restart però McMurray ha preso la corsia esterna e, grazie ad una poderosa spinta di Greg Biffle (terzo al traguardo), è riuscito a scavalcare Harvick, che poi con il gioco delle scie è scivolato addirittura al settimo posto. Una volta al comando, Jamie si è solo dovuto difendere dagli attacchi di Dale Earnhardt Jr., ma è stato bravissimo ad
occupare sempre un'ampia porzione di pista, impedendo al portacolori della Hendrick Motorsport di infastidirlo concretamente.
Questo successo è storico anche per il team principal
Chip Ganassi, che entra definitivamente nell'Olimpo delle corse a stelle e strisce diventando l'unico proprietario, oltre a Roger Penske, in grado di vincere la 500 Miglia di Indianapolis, la 500 Miglia di Daytona e la 24 Ore di Daytona. Piazzamento nella top ten anche per l'ex pilota di Formula 1
Juan Pablo Montoya. Ritirato dopo appena 89 giri invece l'italiano Max Papis, tradito dal motore della sua Toyota.
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