Zarco ha lo scafoide fratturato: sarà operato domani
Il pilota della Ducati Avintia sarà operato a Modena, ma conta di tornare subito al Red Bull Ring per correre domenica. E con Morbidelli c'è stato un chiarimento.
Foto di: MotoGP
Johann Zarco continua ad essere al centro delle polemiche per il terribile incidente avvenuto domenica durante la gara del Red Bull Ring di MotoGP.
Con Franco Morbidelli c'è stato un chiarimento e l'italiano ha accettato l'involontarietà della manovra, non senza invocare una punizione per il francese, perché il contatto e la carambola delle moto poteva avere delle conseguenze molto gravi per loro, ma anche per Valentino Rossi e Franco Morbidelli, che sono stati evitati per un soffio.
Sembrava che tutti se la fossero cavata solo con delle contusioni, ma alla fine proprio Zarco dovrà sottoporsi ad un intervento chirurgico allo scafoide destro. Continuando ad avere mano alla mano, il pilota della Ducati Avintia si è sottoposto ad un controllo all'ospedale di Judenburg, vicino all'autodromo, che ha evidenziato una frattura.
"Con la Ducati abbiamo deciso di operarmi, l'intervento sarà effettuato mercoledì mattina a Modena da dottori Tarallo e Catani" ha spiegato Zarco in un'intervista concessa alla Gazzetta dello Sport.
Questo non vuol dire che rinuncerà a partecipare al Gran Premio di Stiria, secondo appuntamento sul circuito del Red Bull Ring che andrà in scena questo fine settimana.
"No, il piano è di andare in Italia, farmi operare e tornare qui in Austria per vedere come mi sento, se mi dichiareranno fit o meno, ed eventualmente provare. Avendo già girato la settimana scorsa, non avrei bisogno di fare tutte le prove. Vale la pena tornare".
A caldo, Morbidelli lo aveva etichettato come "mezzo assassino", ma poi c'è stato un chiarimento via messaggio tra i due, proprio perché il francese voleva spiegargli di non aver cercato di bloccarlo apposta.
"Franco mi ha chiesto scusa per aver detto quelle parole, ma dopo aver visto il video a caldo lo aveva interpretato come se avessi fatto apposta per bloccarlo. Gli ho detto che io non potrei mai pensare di fare una cosa così in una fase di staccata, e che per me non ero andato larghissimo".
"Dovo averlo superato, non potevo restare così a sinistra, frenando sono andato un po' largo e lui, anche per la velocità, è rimasto sorpreso. Ne abbiamo parlato anche con Valentino, la scia a quasi 300 km/h ha risucchiato la moto di Franco, come era successo a me in Australia nel 2018".
In tanti hanno invocato una punizione per lui, ma per il momento non c'è stata una convocazione da parte dei commissari: "No, avevo chiamato Franco Uncini (responsabile dellla sicurezza per la FIM e membro della Direzione Gara), ma era già per strada e poi non ci siamo più sentiti".
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