Yamaha: non è attesa una grande evoluzione di motore in inverno
Massimo Meregalli, direttore del team ufficiale Yamaha in MotoGP, ha spiegato che il motore che verrà usato nei test di febbraio a Sepang non sarà molto diverso da quello provato a Valencia e Jerez.
Dettaglio della Moto della Yamaha
Gold and Goose / Motorsport Images
“Abbiamo bisogno di qualcosa in più, non è sufficiente, bisogna lavorare”. Queste sono state le parole ricorrenti dei due portacolori del team ufficiale Yamaha. Sia Valentino Rossi sia Maverick Viñales hanno espresso le stesse idee durante i quattro giorni di test di Valencia e Jerez de la Frontera.
I due piloti sono d’accordo sul fatto che Yamaha abbia portato un nuovo motore migliorato in vista del 2020, ma hanno mostrato anche preoccupazione perché continua a restare indietro. Su entrambe le piste dove si sono svolti i test, i cui rettilinei principali non arrivano al chilometro, le M1 avevano una velocità di punta molto ridotta rispetto a Ducati e Honda e questo potrebbe rappresentare un vero handicap su tracciati come il Mugello o la Thailandia.
Sia Valentino sia Viñales hanno chiesto a Yamaha un motore più veloce, ma che non perda il carattere nell’erogazione della potenza. I due hanno provato a fornire il maggior numero di informazioni possibile nelle due tornate di test affinché gli ingegnersi possano continuare a lavorare durante l’inverno.
Tuttavia, Massimo Meregalli a Jerez ha affermato che il motore montato in questi giorni sulle Yamaha è molto vicino alla versione definitiva che verrà omologata in Qatar e che dovranno usare per tutta la stagione: “Spero di ricevere qualche piccolo aggiornamento a Sepang, ma nulla di eclatante. Perché al maneggevolezza e l’affidabilità sono aspetti molto importanti. Per arrivare a questo punto, sicuramente gli ingegneri hanno lavorato molto tempo, sicuramente non è la versione definitiva, ma è molto vicina ad esserlo”.
Il direttore di Yamaha ha difeso il lavoro degli ingegneri della Casa di Iwata, sottolineando anche il fatto che la differenza con Honda e Ducati non è abissale, per quanto le due marche rivali abbiano fatto dei passi in avanti: “Sì, miglioriamo, ma anche gli altri l’hanno fatto. A Jerez la velocità di punta non fa la differenza e, mettendo a confronto i risultati, la differenza non è grande. A Valencia sicuramente lo è stata maggiormente”.
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