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Vinales: "Yamaha veloce sul giro, dobbiamo migliorare sulla distanza"

Il nuovo arrivo della Casa di Iwata ha lavorato soprattutto sui long run, utilizzando tre set di gomme fino alla conclusione. Nonostante tutto è stato anche capace di staccare il terzo tempo, pur senza cercarlo.

Maverick Vinales, Yamaha Racing
Maverick Viñales, Yamaha Factory Racing
Maverick Viñales, Yamaha Factory Racing
Maverick Viñales, Yamaha Factory Racing
Maverick Viñales, Yamaha Factory Racing
Maverick Viñales, Yamaha Factory Racing
Maverick Viñales, Yamaha Factory Racing
Maverick Viñales, Yamaha Factory Racing
Maverick Viñales, Yamaha Factory Racing
Maverick Viñales, Yamaha Factory Racing
Maverick Viñales, Yamaha Factory Racing

Sorride Maverick Vinales alla conclusione della prima giornata dei test collettivi della MotoGP a Sepang. E' vero che a Valencia aveva sbaragliato la concorrenza in entrambe le giornate, ma oggi ha staccato un buon terzo tempo pur avendo lavorato soprattutto in ottica gara. Lo spagnolo infatti non ha nascosto la soddisfazione per il lavoro svolto insieme ai tecnici della Yamaha.

"E' andata bene, meglio di quanto mi aspettassi, perché il primo giorno qui in Malesia è sempre molto difficile perché bisogna riadattarsi alla moto. Onestamente, ho avuto delle buone sensazioni fin dal primo giro, quindi abbiamo iniziato a lavorare presto. Abbiamo fatto un buon lavoro, provando tante cose" ha detto a fine giornata.

Valentino ha parlato di una moto migliorata rispetto a novembre e l'ex pilota della Suzuki ha anche un po' scherzato sull'argomento: "Beh, quando sono venuto qui a novembre, ero concentrato soprattutto a fare il tempo sul giro, no? Onestamente non mi sono concentrato molto sul lavoro, perché sapevo di avere un pacchetto buono già da Valencia. Sensazioni che si sono confermate anche qui, quindi ero stato veloce. Ora invece abbiamo tante cose da provare: sappiamo di avere un grande potenziale, ma ora stiamo cercando di allestire il miglior pacchetto possibile. E fare il tempo è difficile quando si hanno molte cose da provare. Forse ci proveremo il terzo giorno".

Eccolo quindi passare a spiegare più nel concreto il lavoro che ha fatto in questa prima giornata: "Ci siamo concentrati sul passo di gara. E' importante riuscire a mantenerlo fino alla fine della distanza, quindi abbiamo lavorato tutto il tempo con gomme usate. L'obiettivo del test è questo, trovare un buon pacchetto e portare qualcosa di buono in Australia".

Quando poi gli è stato chiesto cosa cerca nello specifico con questo lavoro sui long run, ha aggiunto: "Sappiamo di essere veloci per un giro, dobbiamo migliorare la nostra velocità sui 20 giri. Dobbiamo lavorare su questo e credo che stiamo facendo bene. Oggi mi sono sentito bene, ho usato tre set di gomme, facendo 23 giri con ognuno".

L'ex pilota della Suzuki poi ha spiegato che deve ancora riuscire a tirare fuori tutto il potenziale dalla M1: "Al momento devo ancora scoprire la moto al 100%. Penso di non averla ancora sfruttata al massimo, quindi prima devo trovare il modo di farlo e trarne profitto. Tuttavia, voglio migliorare un po' il punto di frenata, perché è importante per il giro veloce e per i sorpassi. Per guadagnare posizioni nei primi giri. Insomma, è importante".

Riguardo alle tempistiche per completare il suo adattamento alla M1 non si è sbilanciato particolarmente: "Guido questa moto solo da cinque giorni, quindi non lo so. Forse ci vorranno tutti i test e magari ogni singola gara mi sentirò meglio sulla moto. Oggi abbiamo lavorato bene sulla moto e sono abbastanza contento anche dei tempi sul giro. L'anno scorso sarei stato deluso di essere terzo, ma oggi non è così perché sono soddisfatto del lavoro che abbiamo svolto".

Informazioni aggiuntive di Oriol Puigdemont

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